SILVIA SANTINI
Cronaca

Tra ricordi e messaggi: "In mezzo ai terremotati"

Le testimonianze del mondo politico e religioso: "Sempre vicino alle Marche"

Il governatore delle Marche Acquaroli assieme a Papa Francesco

Il governatore delle Marche Acquaroli assieme a Papa Francesco

Tutto il mondo politico e religioso ha espresso il suo cordoglio per la morte di papa Francesco. Ognuno ricorda un momento, un’occasione, in cui il pontefice era presente per le Marche, per il dolore di una comunità o per una visita di speranza. "Con immenso dolore apprendo della scomparsa di papa Francesco, guida spirituale e morale per tutto il mondo. Custodirò per sempre nel cuore l’emozione e l’onore di averlo incontrato insieme ai sindaci nei nostri Comuni colpiti dal sisma – ha scritto il presidente della Regione Francesco Acquaroli – Anche in quella occasione il Santo Padre ha condiviso la sua straordinaria umanità, la sua profonda semplicità e il suo autentico amore per chi soffre. La sua testimonianza di fede e speranza e il suo esempio di misericordia rimarranno un faro luminoso nel nostro cammino". Il presidente del Consiglio regionale Dino Latini ha aggiunto: "Con la sua guida illuminata, papa Francesco ha rappresentato un faro di speranza, umiltà e compassione per milioni di persone in tutto il mondo. La nostra Regione ha avuto l’onore di accogliere più volte il Santo Padre, che ha sempre dimostrato una sincera vicinanza alle Marche, non solo con le parole ma con la sua presenza concreta. Indimenticabile resta la sua visita nei luoghi colpiti dal terremoto". Il vescovo di Jesi monsignor Paolo Ricciardi invita i fedeli della diocesi a pregare per papa Francesco e a partecipare alla celebrazione eucaristica in suffragio del Papa di oggi alle 18.30 in cattedrale. Nominato vescovo di Jesi da papa Francesco, ha preparato una lettera per i fedeli: "Credo che sia importante, in questi giorni, intensificare la preghiera per lui e, in particolare, per la Chiesa, certi che Dio non la abbandonerà mai". Il vescovo Nazzareno Marconi, presidente della Cem, ha tenuto a ricordarlo in preghiera: "Lo accompagniamo con la nostra preghiera, sentendoci fortemente impegnati a portare avanti il suo desiderio di una profonda conversione pastorale di tutta la Chiesa, perché le nostre parole e le nostre azioni siano sempre più aderenti al Vangelo, portando al mondo non un messaggio di gioia umana, ma di quella superiore più profonda e più vera gioia del Vangelo di cui siamo tutti costituiti annunciatori dal nostro battesimo". "Torna alla casa del Padre l’Uomo che ha avuto coraggio di interpretare il corso di una nuova Chiesa: aperta, dialogante e che si è fortemente messa in discussione sui diritti civili e sulle scelte del passato", ha detto il sindaco di Ancona e vice presidente vicario dell’Anci Daniele Silvetti. "Addio a papa Francesco. Il mondo intero ricorderà sempre le sue parole e gli enormi sforzi, fino alla fine, affinché il messaggio di amore e fraternità del Cristianesimo portasse pace in ogni luogo. Grazie per l’immensa eredità che lascia a ognuno di noi", ha aggiunto il deputato della Lega Mirco Carloni. Daniele Carnevali, presidente della Provincia di Ancona, ha affermato: "Ricordo con grande emozione l’incontro avuto con lui come Presidente della Provincia in occasione della visita in Vaticano per le aree colpite dal sisma nelle Marche".