"Troppe bancarelle e sempre ripetitiva"

Il commerciante del Corso: "Non mi sembra che sia un bel biglietto da visita per tutta la nostra città".

"Troppe bancarelle e sempre ripetitiva"

"Troppe bancarelle e sempre ripetitiva"

La Fiera di San Ciriaco? Un evento popolare, ma che non rispecchia il tentativo di qualificare l’offerta commerciale del centro di Ancona. Ne è convinto Giancarlo Gioacchini, titolare dell’omonima galleria d’arte e storico rappresentante della Confesercenti. "Per noi di corso Garibaldi la fiera non rappresenta un valore aggiunto, anche perché la nostra utenza è di tipo diverso. Ma al di là di questo va detto che la fiera è molto ‘ripetitiva’. Basti pensare che quest’anno ci sono quattrocentotrentasette bancarelle, un numero maggiore dello scorso anno. Credo che sia inutile averne così tante. Ne basterebbero trecento. Inoltre parliamo di un evento che complessivamente dura quasi cinque giorni".

Insomma, secondo Gioacchini la fiera dorica è ‘troppa’. Un po’ come Sanremo, direbbe qualcuno. Naturalmente Gioacchini è ben consapevole del fatto che gli anconetani siano legati alla kermesse. "Ormai è una tradizione, quindi noi cerchiamo di tollerarla. Eventi del genere vanno bene una volta ogni tanto, ma di certo non rappresentano il miglior biglietto da visita per la città. Tanta gente significa anche tanta confusione. Lungo corso Garibaldi ogni giorno ci sono già gli ambulanti del posto. Non vorrei che questo diventasse il modello da seguire". E’ ovvio che si sta parlando di due mondo diversi. "Basta vedere gli affitti che pagano i commercianti del centro – osserva Gioacchini – Quindi sì alla fiera, purché sia organizzata in modo da evitare problemi. Anche quelli legati alla sicurezza. Il primo giorno al Viale ho visto una persona che tentava di rubare un portafogli".