Aveva conosciuto la vittima lungo il corso di Chiaravalle e dopo esserci entrato in confidenza era riuscito a sfilargli via il portafoglio con il bancomat dentro e a farsi dare anche il pin. Con la carta avrebbe fatto acquisti e prelievi da 800 e 500 euro alla volta, spillando via quasi 21mila euro a un disabile. Con l’accusa di furto aggravato finalizzato all’indebito utilizzo del bancomat è finito a processo un chiaravallese di 59 anni. La Procura ieri ha chiesto per lui una condanna ad un anno e nove mesi di reclusione. La sentenza sarà emessa nell’udienza dell’8 maggio.
Da gennaio ad agosto 2022 avrebbe usato il bancomat di un 42enne affetto da un deficit mentale. Ieri sono stati sentiti in aula, davanti alla giudice Paola Moscaroli, la vittima e il padre. E’ stato quest’ultimo ad accorgersi degli ammanchi perché il figlio aveva iniziato a chiedergli dei soldi senza un reale motivo. Controllato il suo conto corrente aveva visto che non aveva più un soldo. Il figlio ha raccontato come aveva conosciuto il 59enne, difeso dall’avvocato Marco Flavio Torelli. "Mi telefonava – ha detto – una sera siamo usciti in auto, voleva il pin e il bancomat, mi ha tolto il portafoglio dalle tasche con forza poi mi ha portato a casa. Diceva che aveva problemi economici".
La vittima non si sarebbe accorta subito dei prelievi e nemmeno che gli era stato preso il bancomat. Poi è arrivato l’estratto conto e ha visto che non aveva più nulla. Così ha chiesto soldi al padre che si è insospettito. Il 42enne ha fatto poi denuncia ai carabinieri e in due filmati, di uno sportello bancomat, si vedrebbe l’imputato fare i prelievi. m.v.