Truffa benzina a Falconara, pompe che non erogavano tutto il carburante pagato: scatta la denuncia

Le fiamme gialle di Ancona hanno scoperto la manomissione in un distributore: il titolare dovrà rispondere di frode in commercio. Sarebbero centinaia le vittime.

In azione la guardia di finanza

In azione la guardia di finanza

Falconara Marittima, 14 febbraio 2023 – Metti una banconota da 20 euro per la benzina ma la pompa non eroga tutto il corrispettivo in litri: stanato e denunciato per frode in commercio il titolare del distributore carburanti. Nei giorni scorsi, le fiamme gialle del comando provinciale di Ancona hanno intensificato i controlli volti a contrastare eventuali illeciti in tema di accise e Iva sui carburanti nonché verificare la corretta dinamica di formazione dei prezzi degli oli minerali.

Gli accertamenti messi in atto dalla compagnia di Falconara Marittima, grazie anche alle segnalazioni pervenute dalla sala operativa del comando Provinciale, hanno consentito di sottoporre a controllo un distributore di carburante nel quale i militari operanti avevano constatato alcune anomalie nell’erogazione del carburante. In particolare è stato verificato che, all’estrazione di due pistole eroganti, senza azionare le rispettive leve interne, i contatori di riferimento mostravano l’avvio di erogazione sia in litri che in euro pur in assenza di reale ed effettivo rilascio di gasolio. Sarebbero centinaia le vittime di questa frode.

Dagli approfondimenti eseguiti dai finanzieri attraverso specifici strumenti di misurazione tecnica in dotazione al corpo, è stato accertato che ad ogni erogazione di gasolio veniva rilasciata una quantità di carburante inferiore, e ben oltre i limiti di tolleranza consentiti dalla legge, rispetto a quella contabilizzata sulla colonnina del distributore, a danno dell’ignaro consumatore, convinto di aver ricevuto un quantitativo di carburante pari all’importo pagato.

Al fine di interrompere il meccanismo anomalo di erogazione e quindi scongiurare il protrarsi del danno ai consumatori per un rifornimento di carburante inferiore a fronte di quanto effettivamente pagato, sono state sottoposte a sequestro le due pompe di erogazione e denunciato il proprietario dell’impianto di distribuzione in relazione all’ipotesi di reato di ‘frode in commercio’. Sono in corso le indagini, coordinate dalla locale procura della Repubblica di Ancona, tese a disvelare eventuali manomissioni degli impianti di erogazione o l’utilizzo di modalità tecniche finalizzate al meccanismo fraudolento a danno dei consumatori. Tale attività di servizio testimonia l’impegno della Guardia di Finanza quale forza di polizia economico-finanziaria a tutela del consumatore e costantemente impegnata a presidio della legalità del Paese nel contrasto dei traffici illeciti in materia di accise sui prodotti energetici.