Un grand’ufficiale e 23 cavalieri Onorificenze ai sanitari in prima linea

Cerimonia nel cortile della Prefettura, menzione speciale per il chirurgo di Torrette Carlo Mariotti

Un grand’ufficiale e 23 cavalieri  Onorificenze ai sanitari in prima linea

Un grand’ufficiale e 23 cavalieri Onorificenze ai sanitari in prima linea

di Pierfrancesco Curzi

"Raccogliamoci attorno alla Costituzione". Su questa base il prefetto di Ancona, Darco Pellos, ha impostato il suo discorso per celebrare la Festa del 2 Giugno prima di consegnare i diplomi dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Una cerimonia che il prefetto ha voluto si svolgesse nel cortileparcheggio interno del Palazzo del Governo, il sito migliore e più suggestivo che si potesse scegliere. Sono state 23 le onorificenze di Cavaliere consegnate a cui si è aggiunta l’onorificenza di Grande Ufficiale consegnata allo storico chirurgo senologico di Torrette Carlo Mariotti. L’ospedale regionale di Ancona è stato al centro del riconoscimento meritato, e forse in ritardo di un anno, agli operatori che durante la pandemia si sono davvero dimostrati degli eroi. Loro, il direttore generale Michele Caporossi, e i primari di alcune delle specialità che più di altre hanno dovuto combattere in prima linea contro il Covid per più di due anni. I diplomi sono stati consegnati, tra gli altri, a Elisabetta Cerutti, direttore della divisione di rianimazione, Susanna Contucci, facente funzione di direttore del pronto soccorso, Lina Zuccatosta, a capo della pneumologia, Andrea Giacometti primario della clinica di malattie infettive e Stefano Menzo, l’uomo delle decine di migliaia di tamponi processati durante l’infezione da Ssrs-Cov2 dal suo reparto di virologia. Tutti questi ci hanno tenuto a sottolineare un concetto: "Questo riconoscimento lo consegnano a noi, ma in realtà andrebbe condiviso con il personale dei nostri reparti, dagli ausiliari agli infermieri passando per oss e medici. Sarebbe stato bello consegnare l’onorificenza a un dipendente simbolo di ognuno dei reparti. Gli anni della pandemia sono stati drammatici, hanno lasciato una stanchezza profonda in tutti noi, ci hanno unito e cementato con le nostre equipe. Adesso abbiamo ripreso la vecchia attività, ma i problemi ci sono lo stesso".

Durante la cerimonia di ieri il prefetto Pellos ha ribadito alcuni concetti cardine che avevano caratterizzato l’evento della sera prima al Piano, la consegna dei kit ai giovani neo cittadini italiani. Un kit formato dalla Costituzione e della bandiera italiana: "Sono contento di essere italiano _ ha detto Pellos _, noi, cresciuti nella parte privilegiata del mondo, noi italiani in grado di superare le difficoltà attraverso la solidarietà e la ricerca della legalità. Stiamo vivendo in un mondo in cui l’infodemia sta prevalendo e invece dobbiamo abbandonarla, stando lontano dall’informazione becera a tratti che proviene dai social e dalla rete. Serve potenziare e rivalutare la nostra cultura, le tradizioni per cavalcare prospettive di successo". All’evento a Palazzo del Governo hanno preso parte diversi sindaci della provincia, tra cui ovviamente Daniele Silvetti, il questore di Ancona Capocasa, i vertici delle istituzioni civili e militari, imprenditori, rappresentanti della politica e della cultura. Ecco l’elenco dei premiati (oltre i sanitari di Torrette già ricordati): Celestino Bufarini, Sabrina Catani, Andrea Corinaldesi, Massimiliano Correani, Giovanni Maria Di Benedetto, Emanuele Fanara, Roberto Galassi, Paolo Giampaoli, Francesco Giovine, Domenico Limongelli, Giuseppe Loparco, Fabio Luna, Michela Moscatelli, Francesca Omaggi, Riccardo Pela, Francesca Piccolo, Fabriele Toppi.