REDAZIONE ANCONA

Un mare di tentate truffe telefoniche. Un figlio ha salvato la mamma

Durante le feste si sono scatenati: "Si era spacciato per mio nipote e diceva di essere trattenuto dai carabinieri".

Durante le feste si sono scatenati: "Si era spacciato per mio nipote e diceva di essere trattenuto dai carabinieri".

Durante le feste si sono scatenati: "Si era spacciato per mio nipote e diceva di essere trattenuto dai carabinieri".

Durante le festività e l’inizio dell’anno di truffe telefoniche segnalate ai centralini dei carabinieri della Valmusone se ne sono contate a decine. Il modus operandi dei truffatori è sempre lo stesso e spesso le vittime cadono nella loro trappola, in quella storia ben costruita che fa leva sulle loro paure più grandi. Pare che nessuna delle potenziali vittime sia caduta nella trappola.

Uno degli ultimi casi riguarda un’osimana il cui figlio, lì vicino, ha ascoltato per caso la conversazione telefonica e ha potuto prendere in mano la situazione: "E’ toccato a me ricevere la telefonata di un ragazzo in lacrime che si spacciava per mio nipote e che diceva di essere trattenuto dai carabinieri per aver investito una bambina. Voleva soldi per essere ‘liberato’. Una follia. Ha risposto mia madre che mi ha passato la telefonata e non appena ho sentito la voce, con accento campano, ho subito capito tutto – dice -. Alla mia brusca risposta il tizio ha immediatamente chiuso la chiamata. Naturalmente ho avvisato i carabinieri, che raccomandano massima attenzione".

Tanti sono stati gli incontri organizzati dai carabinieri nella vallata del Musone per sensibilizzare quante più persone possibili a fare attenzione, a non cadere in quelle trappole. Per l’anno appena iniziato sono in corso di organizzazione altri incontri. La compagnia di Osimo di recente ha arrestato diversi giovani responsabili di truffe simili in Valmusone ma il fenomeno è fin troppo esteso ed, evidentemente, altri truffatori stanno continuando a mettere in pratica l’opera.