Erano in tantissimi a gridare il proprio no alla riconversione di due importanti impianti da biogas a biometano in una zona a tutela integrale del Paesaggio agrario storico. San Paterniano, Villa e Casenuove hanno urlato il loro disappunto durante il consiglio di quartiere straordinario l’altra sera. Presente il sindaco con tutta la giunta. "Sarà fatto il possibile per ottenere tutte le garanzie necessarie sul possibile aumento delle emissioni in seguito alla maggiore portata di biomassa trattata dall’impianto, che comunque è ecologicamente sostenibile e quindi non nocivo per la salute – dice il sindaco Francesco Pirani -. L’Amministrazione sta lavorando anche sul fronte delle compensazioni, previste al momento in cui sarà data l’autorizzazione, affinché possano incidere positivamente sui quartieri interessati. Comunque nulla è ancora definito e il Comune farà il possibile per far valere le preoccupazioni della cittadinanza confidando nel sostegno dei rappresentanti in Regione". I cittadini sono preoccupati su vari fronti. Tra tutti le ricadute sulla viabilità e poi l’aspetto odorigeno. "Si parla di centinaia di camion a settimana che transiteranno tra Campocavallo, Padiglione, Casenuove, Villa e San Paterniano, oltreché gli enormi quantitativi di digestato che dovrà essere sparso sulla campagne nostrane. Stoccare tutta quella pollina, liquami vari e digestati praticamente a cielo aperto non emetterà sostanze nocive e cattivi odori? Lo spandimento del digestato proveniente da questi impianti richiede la disponibilità di migliaia di ettari di terreno sottoposti ad una enorme e continua pressione ambientale". "Ci dichiariamo solidali alle preoccupazioni espresse dai cittadini – dice la coalizione di centrosinistra presente -. Il sindaco e la Giunta incalzati sulla questione hanno solo ricordato le competenze del Comune in Conferenza dei servizi ma nulla si è detto su come l’ente locale in tale occasione si esprimerà. Se un’Amministrazione è vicina ai cittadini e decide di ascoltarli può inserire prescrizioni tali da disincentivare l’investimento sul nostro territorio. Ci domandiamo infatti come poter sbandierare il voler tenere per sé la delega al turismo da parte del sindaco e poi sperare con l’impatto odorigeno del digestato e questa mole futura di traffico come si possa sperare che arrivino i turisti. Porteremo la questione in Consiglio". La minoranza esprime preoccupazione poi su altre due questioni accennate: "La prima riguarda come il Comune deve controllare le tecniche costruttive e gli interventi edilizi possibili in area di tutela del Paesaggio agricolo storico dove sono vietati imponenti movimenti terra; la secondo è l’attenzione sulla viabilità attuale che relegata ad una strada privata in entrata, ed ad una ripida salita che sbocca in una curva in salita, con la nuova autorizzazione senza una prescrizione per una nuova viabilità possa essere pericolosa per l’incolumità di chi vi transita".
Silvia Santini