Una mostra da Oscar nel nome di Ferretti

L’incontro di domani alla Mole con lo scenografo vincitore di ben tre statuette potrebbe essere l’antipasto di una grande sorpresa

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"Ancona Hollywood, la strada per l’Oscar". Sottotitolo: "Le origini di una straordinaria carriera, il rapporto con Ancona, i progetti". Chi è il protagonista dell’incontro che promette così tanto, in programma domani (ore 18) alla Mole Vanvitelliana? La risposta è Dante Ferretti, scenografo e costumista vincitore di ben tre statuette. Un artista straordinario conosciuto in tutto il mondo, che partendo dalla sua Macerata ha intrapreso una carriera che ha dell’incredibile. Basterebbe citare i registi con cui ha lavorato: Pasolini, Fellini, Ferreri, Petri, Comencini, Scorsese, Gilliam, De Palma, Burton, Branagh... La lista completa sarebbe troppo lunga. Eppure pochi sanno che questa sua impareggiabile carriera ha preso l’abbrivo proprio da Ancona. Da due film di Domenico Paolella, per la precisione, ‘Le prigioniere dell’isola del diavolo’ e ‘Il giustiziere dei mari’ girati entrambi nel 1962 dalle nostre parti (vedi Portonovo e il Passetto). Alla scenografia doveva pensare il già affermato Aldo Tomassini Barbarossa, che però aveva troppi impegni. Così fu lui, poco più che maggiorenne, a occuparsene. Il genio, in nuce, c’era già. Ferretti dialogherà con il suo concittadino David Miliozzi, che in qualità di consigliere comunale ha proposto un progetto in onore del Maestro, una sorta di spazio espositivo-didattico che oltre a celebrare lo scenografo dovrebbe costituire un riferimento per i giovani che intendessero seguirne le orme. "Dante Ferretti ha sempre mostrato attenzione e sensibilità per i giovani – sottolinea Miliozzi -. Lui è una figura conosciuta in tutto il mondo, e rappresenta il meglio del made in Italy, così come del made in Marche. Le sue enormi competenze nascono da una formazione artigiana. Figlio di un falegname, è cresciuto con i valori marchigiani, e la bottega in cui ha lavorato è diventata la fucina di tre Oscar. Parliamo di un artista che Pasolini e Fellini, dopo aver lavorato con lui, lo hanno voluto con sè sino al loro ultimo film". Ma quel titolo, che lega Ferretti ad Ancona, potrebbe avere un risvolto straordinario. Pare infatti che al progetto cui si accennava sopra sia interessato anche il capoluogo marchigiano. Siamo ancora a livello di idea, di ipotesi, ma nulla si può escludere. Per la città sarebbe un fatto di eccezionale importanza, un motivo di vanto a livello mondiale. Chissà, la strada degli Oscar potrebbe passare proprio per Ancona... Raimondo Montesi