VALERIO CUCCARONI
Cronaca

Una mostra nel nome di Cesaretti

L’esposizione allo studio creativo Orione Space Hub di Ancona è dedicata all’artista scomparso a 37 anni

L’artista Gabriele Cesaretti, scomparso all’età di 37 anni (. foto di Daniele Zappà)

L’artista Gabriele Cesaretti, scomparso all’età di 37 anni (. foto di Daniele Zappà)

La luce di Gabriele Cesaretti continua a brillare. E a raccoglierla, come una preziosa risorsa energetica, affinché illumini di nuovo il pubblico, è una mostra intitolata "BOAT - Brightest Of All Time". Dedicata proprio all’artista dorico, scomparso nel 2024 a trentasette anni, l’esposizione è un invito a imbarcarsi in un viaggio cosmico attraverso l’arte ed il design, la cultura e le esperienze. Base di lancio per l’esplorazione è lo studio creativo Orione Space Hub di Ancona. "Un omaggio e ancor di più un onore poter dedicare il nome di questo spazio ad un artista ed una persona che ha saputo lasciare un segno", commenta Giuliano Banchetti, uno dei due fondatori dello studio, insieme a Nicola Pacetti.

La pittura di Cesaretti, esposta anche nei mesi scorsi e fonte di ispirazione per un collettivo artistico formatosi ad Amsterdam, era concepita dall’artista come "una ricerca scientifico-umanistica", che faceva da quando era bambino. In linea con quanto teorizzato e praticato da Leonardo, Michelangelo e gli altri pittori che nel Rinascimento interpretarono per la prima volta il ruolo dell’artista come genio creatore, figlio di Saturno, nato sotto il segno della Melancolia, nelle ultime opere di Cesaretti le forme emergevano da crepe di colore, che si sono rilevate capaci di attrarre l’attenzione di altri artisti e amanti della creazione, consacratisi a lui come a un nume a cui dedicare un nuovo culto del genius loci. Le immagini di Cesaretti possono diventare, se le si osserva alla luce delle teorie di Carl Gustav Jung, altrettanti mandala, figure psichedeliche in grado di connettere vivi e morti, sfolgorìo di stelle ormai spente e occhi che le ammirano a milioni di anni luce di distanza.

Come ogni artista moderno, che è orfano dell’estetica classica fondata sull’imitazione e alla costante ricerca del nuovo in fondo all’ignoto, Cesaretti ha dovuto cercare nel suo immaginario i simboli primi, gli archetipi comuni dell’inconscio collettivo, che giacciono nella nostra psiche profonda, inconscia, dove i profumi, colori e suoni si confondono, in una infinita sinestesia percettiva. La mostra "BOAT - Brightest Of All Time", visitabile il 13, 14, 27 e 28 giugno, è a cura di Giuliano Banchetti, Ramona Guerrini, Olimpia Postacchini e Marco Montenovi, con il sostegno di Borgo Rodi Bar e Soqquadro Corniceria.