
"Per il Lazzabaretto servirebbe un vincolo della Soprintendenza a tutelarne la storia che invece va rispettata". Andrea Nobili, avvocato anconetano...
"Per il Lazzabaretto servirebbe un vincolo della Soprintendenza a tutelarne la storia che invece va rispettata". Andrea Nobili, avvocato anconetano ed ex Garante dei Diritti delle Marche, è stato uno dei fondatori, se non il fondatore dell’esperienza del Lazzabaretto e la notizia del cambio di bando in corso d’opera non l’ha presa bene: "Io non voglio pensare alla malafede nella correzione di quel bando con l’obiettivo di colpire l’associazionismo, sarebbe gravissimo. Quello è sempre stato un presidio di quel tipo di realtà, partendo dal basso, metterlo sul mercato e darlo alla miglior offerta economica ne snatura definitivamente il senso. Ci sta cambiare, ma la tutela della sua identità dovrebbe restare. La logica commerciale non si adatta a quel sito".
La storia delle iniziative culturali al Lazzabaretto si perdono nella storia dei tempi, oltre trent’anni fa e Nobili ci aiuta a tornare a quel periodo e a come un gruppo di ‘visionari’ realizzò quel progetto: "Eravamo un gruppo di studenti universitari che dopo aver conseguito le rispettive lauree altrove siamo tornati ad Ancona e subito abbiamo deciso di creare qualcosa. Siamo stati noi, nel 1997, dopo le prime esperienze Arci con il Fahrenheit 451, a fare il primo lancio mettendo le basi per il Lazzabaretto. Il progetto era innovativo e più forte rispetto a prima, partendo dal cinema e agli eventi culturali e unendo poi il bar che divenne in fretta un punto di riferimento per i giovani anconetani. All’epoca io ero il presidente delle due associazioni poc’anzi ricordate da cui nacque il Lazzabaretto che nei successivi decenni sarebbe diventata una delle più belle esperienze dell’intrattenimento culturale non solo della città".
L’ultimo bando dedicato all’associazionismo è scaduto lo scorso anno e quello attuale che scade a fine maggio è quinquennale.