
Un mosaico di contaminanti di natura microbica è presente nella laguna di Venezia. Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Science of the Total Environment dall’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine di Ancona (Irbim) in collaborazione con l’Istituto di geoscienze e georisorse di Padova (Igg) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e la Michigan Technology University (USA), ha rilevato nella laguna di Venezia la presenza di diversi tipi di microorganismi, soprattutto di natura fecale, potenzialmente pericolosi per l’uomo. "La città di Venezia, con la sua laguna, è oggi una delle principali mete turistiche al mondo, e rappresenta un ambiente unico nel suo genere. Tuttavia, le attività industriali e legate al turismo, così come alcune peculiarità strutturali del centro storico della città, contribuiscono a un progressivo deterioramento dello stato di salute dell’ecosistema lagunare", spiega Gian Marco Luna, Direttore del Cnr-Irbim. "Il nostro studio innovativo, basato sull’analisi del DNA ambientale, evidenzia la presenza diffusa di un’ampia varietà di microrganismi di origine fecale e potenzialmente patogeni per l’uomo, un dato che ci invita a pensare alla necessità di adottare un approccio più sostenibile allo sfruttamento di quest’area".