Va in vacanza e scompare: 19enne ritrovato al parco del Cardeto

Il ragazzo, francese, ha dormito tre mesi in città, in patria lo cercavano tutti. Grazie a un anconetano ha potuto riabbracciare la famiglia

Il rifugio di fortuna al Cardeto

Il rifugio di fortuna al Cardeto

Ancona, 7 dicembre 2022 - A 19 anni parte in vacanza dalla Francia e poi fa perdere le sue tracce: ritrovato dopo più di tre mesi ad Ancona e riportato a casa dalla famiglia. Per novanta giorni si è rifugiato al parco del Cardeto da dove si muoveva solo per andare a mangiare alle mense messe a disposizione dalle suore di Padre Guido e dalla Caritas o per chiedere aiuto al Servizio di Strada. Sabato lo struggente incontro tra il giovane e la sua famiglia che ha viaggiato tutta la notte da un arrondissement della Francia del sud: mamma, papà, fratello e zia lo hanno avvolto in un caldo abbraccio per poi riportarlo a casa.

Una storia a lieto fine quella di un ragazzo appena maggiorenne che a fine agosto ha fatto perdere le proprie tracce e costretto i suoi genitori a una ricerca spasmodica per mezza Europa. Il fatto che non fosse minorenne non ha spinto le polizie di diversi stati coinvolti nelle ricerche a dare il massimo, compresa quella italiana e, in particolare, quella di Ancona, dove i familiari del ragazzo si sono rivolti nei mesi scorsi: "Nostro figlio ha interrotto le comunicazioni con noi e tra i luoghi menzionati durante le prime settimane lontano da casa c’era proprio la vostra città _ racconta la mamma del ragazzo che preferisce mantenere l’anonimato _. Così a ottobre siamo stati qui, abbiamo alloggiato in un albergo e per una settimana girato in lungo e in largo per Ancona affiggendo manifesti e rivolgendoci alla polizia. Purtroppo non lo abbiamo trovato e pensare che lui era qui. In tre mesi abbiamo ricevuto segnalazioni da mezza Europa e siamo corsi più volte dove possibile, in macchina o in aereo per dare seguito alle segnalazioni che ogni volta risultavano non vere. Gli inquirenti, addirittura, anche la vostra polizia, ci ha fatto capire che lui poteva essere in Siria".

In realtà dall’inizio di settembre a sabato scorso il 19enne non si è mosso mai da Ancona. Per cause che soltanto la famiglia riuscirà a capire e affrontare adesso una volta recuperato il suo bene più prezioso, ossia un figlio adolescente, il giovane aveva deciso di non rientrare e di vivere prima sotto un rudere del Parco del Cardeto di proprietà del demanio e poi sotto una tenda messa a disposizione da un cittadino che per primo ha segnalato la sua presenza: "Portando a spasso il cane o passeggiando nel parco a inizio settembre ho notato quel ragazzo _ racconta il cittadino _. Passavano i giorni e lui era sempre lì, disteso su quel materasso sudicio, da solo. Gli ho portato da mangiare, del tè caldo, dei vestiti e pure una tenda per proteggersi dal freddo che nel frattempo si faceva sentire. Ho un figlio che ha più o meno la sua età e non potevo accettarlo. Così mi sono rivolto a un amico che si è occupato di senza fissa dimora e lui ha avviato le ricerche fino ad arrivare alla famiglia".

In effetti la sua scomparsa era nota in Francia e quando i genitori hanno ricevuto l’ennesima segnalazione, di nuovo da Ancona, non ci hanno pensato su troppo: "Stavolta sentivo che era lui _ ricorda la mamma del 19enne _, temevamo tutti che potesse l’ennesimo bluff, ma in cuor mio ero sicura che l’avrei riabbracciato".