"Vaccinazioni a tappe forzate: ecco le date AstraZeneca, da oggi le nuove prenotazioni"

Via libera dell’Ema per il riutilizzo del siero bloccato, l’assessore Saltamartini: "Stilato il piano per 900mila marchigiani protetti per luglio"

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Un piano d’attacco per offrire la possibilità ai marchigiani di ottenere le vaccinazioni nel più breve tempo possibile. Ovviamente tutto dipende da due fattori: l’arrivo delle dosi e un potenziamento dei centri vaccinali. Una cosa è certa "per tutto il mese di marzo procederemo – dice l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini – solo alla somministrazione delle dosi agli over 80 sia con Pfizer che Moderna ma anche con AstraZeneca che ha avuto l’ok anche per quella fascia di età". L’obiettivo quindi è concludere almeno la prima vaccinazione per centomila anziani.

E a proprosito di AstraZeneca, che ieri ha avuto il secondo ok dall’Ema, l’assessore specifica come "saremo pronti a riprendere i richiami con AstraZeneca da sabato. Da domani (oggi, ndr) invece chi ha saltato la vaccinazione a causa dello stop sarà riprogrammato: ci siamo organizzati, potenziando la messaggistica sui cellulari e il personale che risponde al numero verde. Entro il 21 marzo vorremmo chiudere anche questo capitolo".

Ma il clou dell’intera operazione inizierà da aprile fino a primi di luglio. "In questi tre mesi – continua l’assessore – contiano di ricevere fino a un milione di dosi e abbiamo messo a punto una serie di priorità. Partiremo subito con il completamento di chi deve ricevere le seconde dosi (personale della scuola, forze dell’ordine, ndr) e i 133mila over 80. Poi a seguire la popolazione tra i 70 e gli 80 anni e le persone fragili che sono circa 250mila e alle quali andrà lo Pfizer o il Moderna che è assegnato anche ai super fragili, persone con patologie delicate che hanno assoluto bisogno di protezione che però saranno vaccinate in ospedale o nelle strutture che li ospitano. Sempre da aprile si procederà con la somministrazione in casa per gli over 80 grazie ai medici di base ma sempre con Pfizer e Moderna. Quindi una scaletta ben precisa con l’obiettivo finale di arrivare nel più breve tempo possinbile ad almeno 900mila persone rispetto al totale di un milione e 200mila persone che dovranno sottoporsi al vaccino senza tenere conto tutti quelli sotto i 16 anni di età".

E tutta questa operazione dovrebbe essere svolta nei 25 punti allestiti dal sistema sanitario regionale nella regione. Un numero forse insufficiente e che al momento può garantire nel massimo sforzo circa 10mila somministrazioni giornaliere.

Intanto arriva anche una notizia molto attesa sul fronte della cura del Covid. "Oggi (ieri, ndr.) alle 15 sono iniziati i trattamenti a Marche Nord (Pesaro, ndr) per i primi tre pazienti con gli anticorpi monoclonali", annuncia l’assessore Saltamartini, che spiega come i primi pazienti siano persone a rischio elevato di sviluppare una forma grave di malattia. "Si tratta di tre pazienti trapiantati di rene, la cui terapia immunosoppressiva è stata sospesa a causa della recente infezione Covid. La terapia sarà effettuata dall’equipe medico infermieristica di Medicina interna autorizzata come centro prescrittore". Nelle Marche sono stati individuati 15 centri prescrittori. Oltre a quello di Marche Nord, due centri sono agli Ospedali riuniti di Ancona, due all’Inrca e 10 nelle Aree vaste dell’Asur (uno nell’Area vasta 1, tre nell’Area vasta 2, tre nell’Area vasta 3, uno nell’Area vasta 4 e due nell’Area vasta 5)

"Siamo pronti a partire con la terapia in tutta la regione – continua Saltamartini – con il coinvolgimento dei medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e le Usca".

Ieri sono arrivati 133 flaconi di anticorpi monoclonali (su 4mila flaconi disponibili in Italia): si tratta di anticorpi Bamlanivimab per pazienti non ospedalizzati, con patologia lieve o moderata, che rientrano nei criteri stabiliti dall’Agenzia italiana del farmaco.

Alfredo Quarta