"Vaccini, il sistema sta andando a regime"

Il governatore Acquaroli dopo le critiche per i ritardi rassicura i marchigiani, ma l’opposizione attacca: "Troppe scelte sbagliate"

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"Martedì nella nostra regione sono state effettuate quasi 1.500 vaccinazioni raddoppiando il dato dei primi giorni, il sistema sta andando a regime. Anche lo screening sta proseguendo come da programma". Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli in un post in cui fa gli auguri a tutti per una "buona Epifania". "Stiamo mettendo in campo tutto quello che abbiamo per superare questo momento complicato – aggiunge – Cerchiamo di restare uniti, prudenti e responsabili e siamo fiduciosi. Se penso allo scorso mese di febbraio e guardo ad oggi, vedo quanti passi in avanti sono stati fatti. Ancora non ne siamo fuori, ma di strada ne è stata fatta veramente tanta". "Oggi viviamo questa ultima festività natalizia con un pensiero a chi è costretto negli ospedali – conclude – e con profonda gratitudine per chi sta lavorando per la nostra salute e sicurezza".

Ma dall’opposizione continuano le critiche per le scelte e l’operato della giunta di centrodestra: "Che la scuola non sia una priorità per la destra al governo della Regione è un dato di fatto – dicono i consiglieri regionali del Partito Democratico commentando l’ordinanza del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli riguardante il prolungamento della didattica a distanza (Dad) fino alla fine di gennaio per le scuole superiori – Lo slittamento del ritorno in classe a febbraio per gli studenti delle scuole superiori – attaccano – è frutto non solo dell’incapacità di presidente e giunta, ma anche della loro indifferenza alle esigenze dei ragazzi e dello sprezzante atteggiamento nei confronti della funzione educativa dei docenti".

Secondo il Gruppo Pd è "una decisione inutile e incomprensibile, anche perché non tiene conto né degli investimenti realizzati dalle scuole per garantire, tra l’altro efficacemente, lo svolgimento delle lezioni in sicurezza, né, fatto ancora più grave, dell’incidenza psicologica sui ragazzi, con il rischio di alimentare anche il già troppo diffuso fenomeno della dispersione scolastica".

"Rispetto alla prima fase della pandemia – aggiunge il capogruppo Maurizio Mangialardi – quando eravamo tutti di fronte a un evento drammatico e imprevedibile, oggi si sarebbe potuto procedere con una modalità di didattica a distanza integrata, prevedendo almeno il 50% delle ore lezione in presenza. Per il progressivo rientro in classe – aggiunge – sarebbe stato sufficiente avviare un servizio simile a quello della Regione Lazio, dove a tutto il personale scolastico e agli studenti dai 14 ai 18 anni è data la possibilità di fare il tampone rapido, gratis e senza prescrizione medica, nei drive in regionali. Invece no, il duo Acquaroli-Saltamartini ha preferito buttare soldi in un inutile screening di massa anziché pensare ad azioni più puntuali e mirate in settori precisi, proprio come quello della scuola".