Corruzione Ancona, appalti bluff in Comune. Il sindaco: "Tanta rabbia, ma andiamo avanti"

La Mancinelli fa il punto, in diretta Facebook, sulle recenti vicende con arresti e indagati. "Non posso fermare la macchina comunale, seguiamo l'inchiesta"

Valeria Mancinelli in diretta su Facebook

Valeria Mancinelli in diretta su Facebook

Ancona, 16 novembre 2019 - Il sindaco Valeria Mancinelli in diretta sulla sua pagina Facebook per fare il punto sulle ultime vicende che hanno riguardato il Comune di Ancona, con un giro di favoritismi che è culminata con arresti e indagati. "Fa tanta rabbia quello che è successo - ha esordito - ma le decisioni vanno prese in base alla portata dei fatti. Ciò che sappiamo ora è che il sistema si è sviluppato nel raggio di azione del geometra Bonci e qui ci ha già pensato la magistratura, visto che è agli arresti". 

Pare che gli appalti andassero sempre agli stessi, una cerchia ristretta di imprenditori amici che pagando con soldi e regali si aggiudicavano le gare al ribasso per i lavori. Così sarebbero stati aggiudicati alcuni dei più importanti cantieri del Comune come quello dei laghetti del Passetto inaugurati questa estate, la pavimentazione della pineta ma anche interventi nei cimiteri e al parcheggio Traiano. 

 

"Il Comune ha fatto investimenti per 35 milioni di euro, i soldi manomessi da Bonci sono circa 300mila euro, che è una cifra enorme". La misura che la Mancinelli ha deciso di prendere nei confronti di Bonci è di "toglierlo dall'ufficio", ma al momento di spostare ad altro ufficio l'attuale dirigente ai Lavori pubblici e i tre ingegneri "significherebbe bloccare i lavori pubblici". E nei loro confronti gli elementi di sospetto "non hanno quella gravità, ma sono legati alla contiguità fisica, con Bonci". "Anzi dalle intercettazioni - precisa la Mancinelli - emerge che i suoi diretti superiori vengono presi in giro da Bonci, il quale addirittura ironizza sulla loro buona fede". Poi ovviamente alla luce di eventuali nuovi elementi nelle indagini, la valutazione della sindaca cambierebbe. 

"Ora come ora però non si parla di un'invasione di cavallette dentro casa - la Mancinelli chiarisce il concetto con una metafora - ma di qualche calabrone. Le decisioni devono essere proporzionate. Aspettando lo svilippo dell'inchiesta".