Variante inglese covid Ancona: positiva la metà dei tamponi

Il direttore della virologia clinica di Torrette, Stefano Menzo: "Non è più un fenomeno sparuto. Si va verso una diffusione incontrollabile"

La variante inglese preoccupa sempre di più in provincia di Ancona

La variante inglese preoccupa sempre di più in provincia di Ancona

Ancona, 7 febbraio 2021 - La metà dei tamponi ‘anconetani’ processati dall’istituto di virologia dell’ospedale di Torrette e risultati positivi al Covid-19, sta rilevando la presenza della cosiddetta variante ‘inglese’. Quelli che fino a poche settimane fa erano da considerare delle eccezioni, adesso sono purtroppo l’amara realtà. A confermarlo è il direttore della virologia clinica di Torrette, il dottor Stefano Menzo.

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Si tratta dell’unità operativa che a dicembre ha scoperto il primo caso di variante tecnicamente in grado di aumentare il contagio seppur non in presenza di segnali clinici diversi dalla variante europea del Covid, quella che ha aggredito l’Italia sin dall’inizio dell’emergenza pandemica. Al tempo si parlava di pochi casi, subito isolati e analizzati (una famiglia di Loreto, cinque persone nel complesso), poi un secondo segmento di contagio con variante a gennaio diffuso sul territorio per una decina di casi circa.

Adesso le cose sono purtroppo diverse: "Ormai non si può più parlare di un fenomeno sparuto, adesso la diffusione è molto ampia - conferma il dottor Menzo -. Oltre la metà dei tamponi positivi che processiamo per la provincia di Ancona risultano compresi nella variante ‘inglese’. Nelle ultime due settimane la frequenza della presenza dei tamponi con la variante è aumentata in maniera costante, ormai andiamo incontro ad una diffusione non più controllabile attraverso delle semplici misure di isolamento. L’impatto c’è e non arretrerà credo. Detto questo è bene definire un concetto, le conseguenze cliniche della variante ‘inglese’ non sono differenti dal resto, i pazienti soffrono delle stesse problematiche. L’unica differenza è l’accresciuta capacità di contagio".

Intanto venerdì, come riportato ieri dal Carlino, al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette è arrivata una paziente con la variante ‘inglese’. La donna, una quarantenne residente nell’hinterland anconetano, è rimasta in isolamento in ps prima di essere trasferita in un reparto Covid. Sintomatica, ha palesato problemi legati alla febbre e alla respirazione. 

A proposito di contagi, ieri nelle Marche il Servizio Salute ne ha rilevati 436, con 5.490 tamponi complessivamente processati, ma soltanto 1.848 all’interno del percorso ‘nuove diagnosi’. Il totale dei positivi da inizio pandemia si riaggiorna e sale a 57.747. la provincia di Ancona la fa purtroppo da padrona, con quasi la metà dei positivi, 203, per un totale di 16.867 da inizio marzo 2020 ad oggi. Sul fronte dei ricoveri ospedalieri nel confronto degli ultimi due giorni, una sostanziale stabilità, con 606 posti letto occupati, anche se crescono quelli in terapia intensiva, 75. Infine le vittime, 9 (+3), di cui 6 residenti nell’anconetano morti a Torrette (3), Inrca e Fabriano.