Variante inglese Ancona: primo caso in ospedale

Si tratta di una 40enne dell’Osimano portata in pronto soccorso a Torrette. Intato, le Marche restano in zona gialla

Il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli

Il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli

Ancona, 6 febbraio 2021 - La variante inglese del Covid torna a far paura: ricoverata in pronto soccorso a Torrette una donna soccorsa in casa in un Comune dell’Osimano. Il test a cui è stata sottoposta ha confermato che la donna, circa 40 anni, risultata positiva al tampone, è stata colta dalla variante cosiddetta ‘inglese’, con un livello di contagiosità più elevato, ma sostanzialmente non dissimile dalla variante europea che ha interessato il nostro Paese.

Marche zona gialla: arriva la conferma. Ma i dati preoccupano - Colori regioni oggi: indice Rt Italia a 0.84, situazione in peggioramento

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Il caso in questione non è il primo nelle Marche, ma al momento sembra il primo finito in ospedale in quanto legato ad una situazione di sintomaticità, in particolare febbre alta e disturbi respiratori. La paziente in questione è arrivata in pronto soccorso a Torrette attorno alle 17 ed è stata subito isolata nell’area Covid del pronto soccorso. Immediatamente partita la trafila dei controlli per verificare le positività delle persone con cui la paziente è stata in contatto. In caso di positività il tampone verrà analizzato per capire se la variante ‘inglese’ ha colpito anche loro.

Come accennato in precedenza, altri casi erano stati evidenziati dall’analisi in laboratorio dei tamponi processati da parte del personale della virologia dello stesso ospedale, diretta dal dottor Stefano Menzo. I primi casi si erano verificati tra novembre e dicembre: una famiglia di Loreto con 5 casi confermati. A gennaio è stata la volta di un’altra decina di casi in varie zone delle Marche, tutti rilevati dalle analisi di laboratorio dei virologi di Torrette.

Ma parlando del territorio regionale arriva anche una buona notizia: un’altra settimana in giallo, quindi con le restrizioni più blande. È arrivata ieri sera la conferma dell’Istituto superiore della sanità dell’indice di trasmissibilità delle Marche a 0,95 (sette giorni fa si era 0,88), quindi sotto la barriera dell’uno che consente di mantenere la fascia cromatica più permissiva almeno fino al giorno di San Valentino compreso.

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Dunque, bar e ristoranti possono restare aperti sino alle 18 (poi solo asporti e consegne fino alle 22, orario del coprifuoco), come pure si mantiene la possibilità di tenere aperti i musei, ovviamente sempre seguendo i protocolli di sicurezza. Ancora chiusi, invece, teatri, cinema e piscine. Consentiti gli spostamenti fuori comune all’interno della regione.

Intanto dal report di ieri del Gores marchigiano emerge come ancora una volta la provincia di Ancona registri il maggior numero di casi (181) in una settimana in cui è andata costantemente in tripla cifra, a conferma di come anche in questa ondata di inverno inoltrato sia l’area geografica delle Marche più colpita dalla pandemia. Ieri nelle Marche le infezioni totali (414) rispetto ai tamponi effettuati rappresentano il 13,3% se si includono anche gli antigenici, mentre limitandosi ai molecolari (1.610) il quoziente sale al 25.7%.

Quanto al numero dei sintomatici, fondamentali per calcolare l’indice di trasmissibilità Rt, con i 50 positivi di ieri si sale a quota 190 a livello settimanale dopo i primi tre giorni. Rispetto allo stesso periodo della settimana passata, la crescita é di una sola unità, quindi con una sostanziale stabilizzazione della curva, anche se il prossimo indice di trasmissibilità rischia di galleggiare ancora nei paraggi di quota uno, oltre la quale si sconfinirebbe in arancione.

Dopo la doppia salita di ieri, arrivano segnali di assestamento o almeno di pausa dall’ambito ospedaliero. Le presenze in terapia intensiva (74) negli ospedali marchigiani scendono di due unità rispetto a giovedì, mentre cresce di uno il numero (606) degenti complessivi per il virus.