Vicolo chiuso da cancelli: scoppia la protesta

E’ la zona pedonale alle Conce che l’ex sindaco Santarelli chiuse per i continui atti di vandalismo e i problemi con i residenti

Vicolo chiuso da cancelli: scoppia la protesta

Uno dei cancelli contestati

Nel mirino di alcuni residenti finisce il vicolo chiuso, dal cancello in zona Conce apposto ormai sette anni fa quando era sindaco Gabriele Santarelli. Uno di loro protesta e sollecita "da mesi l’amministrazione comunale" come spiega lui stesso al Carlino. "Una situazione di illegalità che potrebbe comportare rischi per gli abitanti e i frequentatori dell’area vista la vicinanza del fiume – denuncia il residente che chiede di restare anonimo -. Questo è uno dei punti più suggestivi della città con lo splendido stabile di proprietà della Fondazione Carifac. Come è noto si trova in un’area storicamente sede di opifici che utilizzavano l’acqua del fiume Giano per la lavorazione delle pelli". Le concerie, fin dal XV secolo, rappresentarono una florida industria del comparto fabrianese. L’attuale immobile, sede di Carifac’Arte, è composto da due corpi di fabbrica uniti. Alcuni concittadini ora sollevano una problematica alla pubblica amministrazione la quale avrebbe aperto al confronto sul tema.

Nel vicolo parallelo (Le Conce) all’ingresso del polo museale due cancelli in ferro chiudono il passaggio pedonale. "Questa soluzione adottata anni fa è legittima o contra legem?" chiedono adesso i residenti che lamentano di non avere vie di fuga. "Lo spazio interno tra i due cancelli – denunciano i residenti - è diventato un ripostiglio a cielo aperto". Ma anni fa l’intera area è finita nell’occhio del ciclone per alcuni atti di vandalismo i quali avrebbero portato proprio alla chiusura del vicolo. A fine 2017 la Fondazione Carifac, presieduta da Marco Ottaviani, in accordo con l’Amministrazione comunale di Fabriano, ha installato due cancelli alle estremità del Vicolo delle Concie, in pieno centro storico, per porre fine agli atti vandalici. La Fondazione si era impegnata a realizzare una servitù di passaggio a vantaggio dei residenti cui consegnare le chiavi dei cancelli. "Sono misure drastiche – aveva spiegato il sindaco, Gabriele Santarelli – che in un Paese civile non dovrebbero essere necessarie, ma che purtroppo dobbiamo adottare insieme al futuro posizionamento delle telecamere". Erano stati anche i residenti della piccola via e i commercianti che, da tempo, lamentavano troppi atti vandalici sia di giorno che di notte. Le cronache del 2017 parlano di contatori del gas chiusi, deiezioni canine davanti ai portoni, cartacce, bottiglie di vetro sui davanzali delle finestre. A lanciare l’allarme era stato anche il presidente di Confcommercio Fabriano, Mauro Bartolozzi. Ma ora ci si interroga sulla regolarità della chiusura di un vicolo che, pur pedonale, sarebbe pubblico.

Sara Ferreri