
Non tutti vedono un futuro nero per la Vigor. Stefano "Fefi" Goldoni, autentica bandiera rossoblù con quasi 500 presenze all’attivo...
Non tutti vedono un futuro nero per la Vigor. Stefano "Fefi" Goldoni, autentica bandiera rossoblù con quasi 500 presenze all’attivo e ancora oggi vicino alle dinamiche del club, prova a infondere un po’ di ottimismo in vista del derby di domenica contro l’Ancona.
"È sempre affascinante sfidare l’Ancona: i dorici rappresentano un vero e proprio punto di riferimento, una realtà blasonata che negli anni ha veleggiato in campionati prestigiosi. Quando giocavo in quarta serie, l’Ancona disputava la Serie A o la B, ricordo che sfidarli in amichevole era motivo di vanto".
Tornando al presente, Stefano Goldoni difende la Vigor e l’operato della società, anche se qualche elemento della rosa potrebbe migliorare.
"Sento tante critiche: sul rendimento di alcuni giocatori e su aspetti tattici, personalmente reputo la Vigor una formazione competitiva - ribadisce Fefi -. Intendiamoci: è legittimo aspettarsi di più, tuttavia la società non ha fatto una campagna acquisti scriteriata, anzi, sono arrivati in città profili all’altezza della piazza e della categoria. La risalita nasce da una combinazione di fattori, ma è un obiettivo alla portata della Vigor. Il derby sarà un crocevia per il prosieguo della stagione - aggiunge -. La squadra può e deve ritrovare quell’ambizione che aveva scaldato i cuori dei tifosi nel corso dell’estate".
Ad oggi è una voce fuori dal coro quella di "Fefi" Goldoni, seppur con l’autorevolezza che serve per scuotere un ambiente troppo deluso.
"Il pessimismo non aiuta, dobbiamo tornare ad ambire a qualcosa di importante - continua -. Credo di essere ricordato come un calciatore agonista, non come un presuntuoso. Nel valutare le partite, anche oggi che ho appeso gli scarpini al chiodo, mantengo lo stesso atteggiamento: umiltà, ma con lo sguardo puntato su chi vogliamo raggiungere, su chi è migliore, senza mai accontentarsi".
Stefano Goldoni si sofferma anche su Aldo Clementi e sulle decisioni che lo hanno portato a lasciare la Vigor.
"Clementi è stato uno dei più grandi allenatori della storia vigorina - ribadisce Goldoni -. Le sue dimissioni non possono lasciare indifferenti, evidentemente era arrivato ad un punto troppo difficile da gestire. Comprendo perfettamente la sua decisione, maturata solo ed esclusivamente per amore della Vigor. Ora c’è un nuovo tecnico, molto preparato, spero che il pubblico continui a sostenere la squadra, ad Ancona sarebbe bello vedere tanti senigalliesi".
Nicolò Scocchera