REDAZIONE ANCONA

Vlora, nave anconetana nella storia

In periodi di paura di assembramenti, un’immagine come quella dell’8 agosto del 1991 fa un certo effetto. Quel giorno la nave mercantile Vlora entrava nel porto di Bari. Trasportava il più grande carico di esseri umani che la storia ricordi: almeno 20mila albanesi che avevano deciso di emigrare in Italia prendendo in ‘ostaggio’ la nave al porto di Durazzo e scrivendo una delle pagine più indelebili della storia migratoria. Non tutti, forse, sanno che la Vlora, passata alla storia per quel viaggio della speranza verso l’Italia lungo la rotta adriatica, è stata realizzata dagli allora Cantieri Navali Riuniti di Ancona, lo stabilimento oggi di proprietà della Fincantieri. Agosto, in questo senso, è il mese degli anniversari per quanto riguarda proprio il mercantile Vlora (uscito dal cantiere con il nome Ilice, ma poi modificato con il nome Vlora, ossia il nome albanese della città Valona). In particolare la data del 10, visto che proprio il 10 agosto del 1959 la nave è stata impostata nello stabilimento cantieristico di Ancona. A quel tempo il Cnr non aveva le stesse dimensioni dell’attualità, ma comunque rappresentava uno dei cantieri più all’avanguardia di Italia. Il tutto nel solco della storia dell’Arsenale, come era chiamato il cantiere in precedenza, lunga più di 150 anni. Al tempo ogni nave realizzata rappresentava un’impresa, oggi i vari non hanno più alcun fascino e in contemporanea si può lavorare su quattro navi, da una appena impostata fino ad un’altra in fase di allestimento e consegna. Agosto regala altre due date importanti della storia della nave Vlora. Oltre all’8, ossia il giorno in cui il mercantile stracarico di persone è entrato nel porto di Bari, c’è la data del 17 agosto, ma stavolta del 1996. Quel giorno si concluse la storia quasi quarantennale della nave, demolita in un porto della Turchia. Le lamiere di quella nave si sono perse, sfaldate, distrutte, ma il ricordo di quella giornata d’agosto al porto di Bari rimarrà indelebile. Eppure ci sarebbe un altro legame molto importante tra la nave Vlora e la città di Ancona, un’altra data simbolica, non di agosto, ma comunque significativa. Le autorità del cantiere navale dorico, in accordo con la società armatrice, decisero di organizzare la cerimonia del varo non in una data qualsiasi, bensì il 4 maggio del 1960: il giorno delle celebrazioni per la festa del santo patrono della città, San Ciriaco.