Whirlpool, altra cassa integrazione a maggio

Annunciati 12 giorni dei quali otto con blocco totale della produzione e quattro al 50%: sono coinvolti tutti i 550 lavoratori

Whirlpool, altra cassa integrazione a maggio
Whirlpool, altra cassa integrazione a maggio

Whirlpool, ancora ricorso massiccio alla cassa integrazione: 12 le giornate di produzione ridotta e 8 di chiusura per il mese di maggio. A esprimere nuova preoccupazione è la Fiom Cgil di Ancona: "Persiste la complicata situazione del settore dell’elettrodomestico e il tanto auspicato ‘rimbalzo dei volumi’, previsto tarda ad arrivare mentre il contesto complessivo diventa sempre più difficile ed imprevedibile". A maggio sono previste complessivamente 12 giornate, di cui 8 di chiusura verticale, cioé per tutti i circa 550 dipendenti con stop totale della produzione. Nelle altre 4 sarà in cassa integrazione più del 50 per cento della forza lavoro.

"La tenuta industriale – evidenzia per la Fiom Pierpaolo Pullini - sarà sostenibile solo in presenza di significativi e adeguati investimenti da parte delle imprese che comunque non possono non essere supportate da politiche importanti. Politiche che mettano al centro dell’azione del Governo la tutela dei salari dei lavoratori e dei settori strategici dell’industria del Paese, politiche ad oggi completamente assenti dall’agenda dell’esecutivo e per le quali nel mese di maggio sono previste importanti manifestazioni a livello nazionale". Le conseguenze, che rischiano di diventare strutturali, sono un aumento della precarietà, con riduzione dei contratti in somministrazione, un ulteriore impoverimento dei salari ed il rischio di perdita di pezzi importanti di industria nelle riorganizzazioni che stanno venendo avanti rischiando di restare in mano esclusivamente di multinazionali che troppo spesso operano con logiche esclusivamente finanziarie. Il tutto in attesa che si concretizzi quanto annunciato da Whirlpool per i termini dell’accordo per la nascita di una nuova società che vedrà la presenza del gruppo turco Arçelik con una quota del 75% e della stessa multinazionale americana con il 25%.

Secondo l’accordo, Whirlpool conferirà il business europeo dei grandi elettrodomestici con i 7 stabilimenti e tutta la forza lavoro, Arcelik due stabilimenti produttivi rumeni. La transazione dovrebbe concludersi nella seconda metà del 2023, dopo la valutazione sulle norme antitrust da parte della Commissione europea. Secondo la Fiom "per il mese di maggio, nel polo unico di produzione dei piani cottura di tutta l’area Emea con il ricorso alla cassa integrazione si rischia di scendere sotto il 50% della capacità produttiva, facendo aumentare le preoccupazioni per il futuro e la perdita salariale, che supera i 400 euro al mese, sommandosi agli effetti dell’inflazione record".

Sara Ferreri