Cantiere delle Marche in vendita: trattative in corso

La famiglia Virgili pronta a cedere l’azienda in ottima salute a un gruppo probabilmente straniero. Dieci anni fa l’inaugurazione

Ancona, 20 ottobre 2022 - Cantiere delle Marche, c’è una trattativa in corso per il passaggio dell’azienda a un gruppo, probabilmente straniero. Voci di corridoio volevano che le procedure fossero arrivate alla fine e addirittura si fosse già proceduto all’atto di vendita, dettaglio che al momento non ha trovato conferma, anche se lo svolgimento della trattativa sarebbe a buon punto e soprattutto reale.

Da parte della direzione aziendale, con l’asset storicamente nelle mani della famiglia Virgili, nessun commento ufficiale sulla trattativa. Ci sono smentite sul closing già avvenuto della stessa, ma conferme sempre più insistenti sullo stato d’avanzamento del dialogo tra le parti che coinvolgerebbe il marchio della cantieristica anconetana. Un brand che in appena dieci anni ha raggiunto valori esponenziali, sia di fatturato che di qualità sotto il profilo dei prodotti progettati e venduti.

Come è noto, il Cantiere delle Marche è nato ed è stato gestito direttamente dalla famiglia Virgili. In particolare lo storico patron, Massimo Virgili, oltre a suo figlio Gabriele che però già si occupa a pieno titolo di un’azienda del settore alimentare con base in Veneto. Dietro la trattativa in corso non ci sarebbero motivazioni finanziarie e tanto meno crisi economiche da parte dell’azienda anconetana. Il fatturato è costantemente a cifre positive e la produttività al massimo livello, sicché le eventuali motivazioni legate alla presunta vendita vanno ricercate altrove.

Magari proprio la necessità di riorganizzare le attività di famiglia, valorizzarne alcune per non perdere smalto sulle altre. Se la parte in procinto di vendere è assolutamente nota, poco si sa su quella che potrebbe rilevare l’azienda. Un cantiere che procede a gonfie vele, specie dopo l’inaugurazione, ormai alcuni anni fa, del suo molo per lo sviluppo del refitting e delle lavorazioni terminali delle barche, visto che in passato era necessario ‘noleggiare’ le banchine dei cantieri vicini.

Sempre le voci di corridoio attribuiscono la vendita del Cantiere delle Marche a gruppi stranieri, americani, austriaci e addirittura russi, eventualità davvero remota. Non è detto che l’acquirente sia italiana a tutti gli effetti e non possa essere legata a uno dei cantieri della nautica di lusso che si trovano nell’area della Zipa del porto, tutti bisognosi di espandersi, non sono in termini di spazi. Nelle prossime settimane se ne saprà di più.