Fabriano, Diasen progetta la 'casa del futuro'

L'azienda fabrianese ha radunato un'importante equipe composta da una quarantina di professionisti, architetti e ingegneri

Tutti al lavoro per la 'casa del futuro'

Tutti al lavoro per la 'casa del futuro'

Fabriano (Ancona), 11 aprile 2022 - La “casa del futuro” prende forma a Fabriano: professionisti, architetti e ingegneri si sono incontrati nei giorni scorsi nella città della Carta per “Comfort Domus”. Secondo Lucio Dalla il motore del Duemila doveva essere “veloce e silenzioso” con “un odore che non inquina”. E proprio la cosiddetta ‘casa del futuro’ è stato l’argomento dibattuto durante la due giorni di Comfort Domus, iniziativa organizzata dall’azienda Diasen che ha portato nella città della carta una quarantina tra ingegneri, architetti e professionisti da tutta Italia per momenti di approfondimento e per una bella visita alle bellezze cittadine. Il tour messo a punto dall’azienda di Sassoferrato, attiva nel campo della bioedilizia, ha toccato diversi luoghi: il museo della Carta, Teatro Gentile, Oratorio della Carità, cattedrale di San Venanzo, chiesa di San Benedetto e Oratorio del Gonfalone. Tra momenti di svago per far conoscere il territorio e momenti di approfondimento durante i quali i professionisti hanno ragionato, scambiandosi esperienze, sul tema dell’abitare. “L’approccio ecologico e sostenibile cambierà il mondo della costruzioni – spiega Diego Mingarelli, amministratore delegato di Diasen -. Con il Covid abbiamo riscoperto il comfort, la centralità dell’abitazione rispetto alle nostre vite e quanto possa essere importante scegliere materiali che conferiscono benessere. E poi volevamo far conoscere le nostre meravigliose Marche, tornando finalmente in presenza”. Insomma, la cosiddetta casa del futuro dovrà avere qualità invidiabili in termini di rispetto dell’ambiente, performance energetiche e confort. “Abbiamo ospitato questa iniziativa perché volevamo far conoscere al mondo della progettazione le tecnologie che nascono dal lavoro dei nostri giovani grazie alla collaborazione con le università del territorio e altri partner scientifici – ha aggiunto Diego Mingarelli – Come sarà la casa del futuro? Dovrà essere sostenibile, poco impattante e confortevole. Ci sono nuove frontiere dell’isolamento termico che consentono alle case di essere belle e di consumare poco”. Proprio l’azienda Diasen di Sassoferrato, per l’utilizzo degli scarti di lavorazione del sughero per arrivare a prodotti per l’edilizia con qualità deumidificanti, fonoassorbenti e di mantenimento termico, è stata di recente inserita tra i Green Heroes del libro dell’attore Alessandro Gassman. Un esempio virtuoso di innovazione ed economia circolare