Whirlpool, Confindustria Marche. "Non vanno rifiutate a priori ipotesi di riconversione"

La replica ai dipendenti che vorrebbero venisse sdoganata la cessione della fabbrica di Napoli

Operai Whirlpool di Fabriano a Roma

Operai Whirlpool di Fabriano a Roma

Fabriano (Ancona), 9 ottobre 2019 - La vertenza Whirlpool diventa sempre più a carattere nazionale dopo il summit di stamane a Roma tra i sindacati e il premier Giuseppe Conte, tenendo in ansia anche i dipendenti fabrianesi per il destino della fabbrica di Napoli.

"La sospensione della vendita fino al 31 ottobre non ci basta", attaccano Cgil, Cisl e Uil. "La cessione dello stabilimento va assolutamente evitata, perché Whirlpool deve rispettare l'accordo nazionale sottoscritto con parti sociali e Ministero".

Insomma, se venisse sdoganata la cessione della fabbrica partenopea salirebbero i timori anche per altri il destino di altri siti. "C'è la nostra piena disponibilità a riprendere il confronto istituzionale per dare un futuro di lungo periodo allo stabilimento di Napoli e ai suoi 400 lavoratori", fa sapere Whirlpool attraverso una nota.

Ma, appunto, il clima resta teso anche nel Fabrianese, dove nei giorni scorsi massiccia é stata l'adesione prima agli scioperi in fabbrica e poi si è proceduto alla trasferta su due pullman per il corteo nella capitale della scorsa settimana.

In particolare in città i timori sono concentrati soprattutto sul settore impiegatizio dopo la recente chiusura dello storico plesso di Ca' Maiano con il trasferimento dei duecento lavoratori nella sede principale di viale Merloni.

In totale in cinque anni i colletti bianchi in servizio a Fabriano sono scesi da 1.200 a meno di 600 per effetto di tagli agli uffici locali e uscite volontarie incentivate. Intanto, però, per la prima volta scende in campo Confindustria Marche che di fatto chiede di dare fiducia a Whirlpool.

"Non è corretto rifiutare a priori qualsiasi ipotesi di riconversione partendo dal presupposto che nessuna finora ha funzionato: credo invece che vadano valutati i progetti concretamente, per poi supportarne la realizzazione”.

E' il presidente di Confindustria Marche, Claudio Schiavoni a cercare di stemperare le tensioni, chiedendo di evitare giudizi affrettati. “Mi risulta - aggiunge Schiavoni - che a fronte delle problematiche evidenziate sul sito di Napoli, Whirlpool abbia proposto una soluzione che passa per la cessione del sito ad un imprenditore terzo con un piano industriale importante in grado di garantire massima occupazione nel lungo periodo. A questo punto penso sia il caso di sedersi tutti attorno ad un tavolo con il nuovo imprenditore per approfondire e valutare attentamente il progetto industriale magari individuando anche strumenti che consentano il monitoraggio ed il supporto per la sua concreta attuazione”.

Ma Schiavoni non nasconde qualche timore. “Auspichiamo che quanto sta avvenendo non metta in discussione il ruolo di Whirlpool nel nostro territorio ed il contributo che un'azienda così importante potrà continuare a dare al suo rilancio”.

Sulla stessa lunghezza d'onda il Presidente di Confindustria Centro Adriatico, Simone Mariani. “Se l'azienda propone una soluzione, credo meriti di essere ascoltata e valutata non solo per i suoi contenuti concreti di risposta al problema, ma anche nell'interesse del sito coinvolto e del territorio su cui esso insiste".