Le migliori azioni grazie al credo "colavittiano"

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Le due azioni più "colavittiane" della partita contro il Siena hanno portato alle migliori situazioni per l’Ancona. Recupero palla aggressivo a centrocampo, tagli profondi delle punte e passaggi in verticale, rapidi e precisi fino all’area di rigore. La prima ha prodotto il gol del vantaggio di Di Massimo, la seconda l’enorme chance per Moretti, poi sfumata con un tiro sul fondo, che sarebbe potuto valere il 2-1. Ma non è un caso che il mister campano sia ripartito dal suo credo di calcio, anche se con un organico profondamente rinnovato negli interpreti, ma tutt’altro che snaturato nell’applicazione dei suoi principi. Nel primo tempo i dorici hanno pressato e conquistato buoni palloni. Se è vero che poi li hanno sprecati, difettando di lucidità al momento del lancio illuminante, le avvisaglie sono positive perché la squadra dimostra di avere mentalità prettamente offensiva, famelica nella riconquista del possesso palla.

Discorso differente nella ripresa, quando ha mantenuto di più il pallino del gioco ma comunque pungendo in contropiede il Siena con Di Massimo, grazie all’assist che cantava di Lombardi. Quel Lombardi che, almeno alla vigilia, non era dato per partente dall’inizio, al contrario di Petrella, rimasto seduto per tutta la partita complici delle noie fisiche. Noie fisiche che preoccupano più del dovuto, tanto che il calciatore ieri è stato sottoposto ad un’ecografia: si attende soltanto il responso dell’esame diagnostico, ma tutti confidano di vederlo in campo presto.

Nel frattempo ieri i biancorossi si sono allenati al Paolinelli, oggi doppia seduta. Giovedì mattinata libera e allenamento il pomeriggio, venerdì l’inverso. Sabato rifinitura e partenza per la Toscana, mentre domenica il match con il Pontedera alle 14.30. In serata la notizia più brutta: Petrella ha riportato una lesione al quadricipite femorale. Rischia un lungo stop. Non ci voleva.

g. g.