Quegli istanti vitali: una vittoria nel segno del 7

Di Marta, che veste quel numero, i gol decisivi ai quarti e in semi. In finale è toccato a Pato a sette secondi dalla sirena

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Bisceglie, padrone di casa, ai quarti. Lazio in semi. Italcave Real Statte nella finalissima. Tre avversarie forti e complicate. Riprese, e poi superate, sempre a tempo pressoché scaduto. Per rendere ancora più memorabile la vittoria della seconda Coppa Italia consecutiva del Città di Falconara. Una vittoria nel segno del sette. Inteso come numero, ma non solo. Di sicuro quello che indossa la campionessa spagnola Marta, decisiva nei primi due confronti. Contro le pugliesi, che ospitano al PalaDolmen la manifestazione, ci mette il suo zampino nel momento più complicato. Quando le Citizens, sotto di due gol, con Dibiase espulsa e la classe 2002 Polloni a difendere i pali, riescono a rimontarne soltanto uno con Pato. E ad una manciata di secondi dal gong, con deviazione, il tiro di Marta che s’infila in fondo al sacco e manda la sfida ai rigori. Poi vinti dalle falchette. Direzione semifinale con la Lazio. Una partita folle. Sotto 3-0, le ragazze di Massimiliano Neri non si scompongono. Pareggiano con una super Fifò. Incassano il 4-3. E la riprendono di nuovo. Quando la sfida sembra ancora destinata alla lotteria dei penalty, a sette decimi (sì, sette decimi) dalla sirena, è sempre Marta a piazzare l’acuto vincente. Per il 5-4 del sorpasso che fa esplodere il palazzetto e prosciuga ogni energia in corpo ai tanti tifosi giunti dalle Marche. Sotto con la finale, c’è lo Statte. Falconara approccia alla grande e si porta avanti di due, grazie a Pato e Janice Silva. Si schianta su Margarito (portiere mvp delle finals che para anche un rigore) e subisce la rimonta griffata Belam e Amanda. Stavolta ci vogliono i supplementari. Con occasioni nettissime per parte. Una traversa nega il match point a Valeria, Cdf pericoloso con tante, ma Margarito è una top e quindi insuperabile. Ultimo pallone, quello della disperazione, dopo dieci minuti di extratime in più. Renatinha s’invola e viene murata davanti a Dibiase. Janice parte veloce in contropiede, palla a Pato, puntata che si infrange sulla schiena di un’avversaria e trafigge la porta dell’Italcave. Quanti secondi mancano? Neanche a dirlo: provate a immaginarlo. Sette. È il gol che fa volare in alto il falco. E la Coppa verso nord: destinazione PalaBadiali. A coronamento di una Final Eight irreale. Ma che non può che avvicinare persone a questo straordinario sport chiamato futsal femminile.

Giacomo Giampieri