MICHELE NUCCI
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La metà degli indecisi è under 30 "Ma ci sono anche 80enni no-vax"

Oltre centomila i giovani che fino a questo momento non si sono prenotati per l’inoculazione. Un medico di famiglia: "In tanti vogliono ricevere il siero solo da noi. Però convincere tutti sarà difficile"

di Michele Nucci

Duecentomila scettici. La metà sono giovani, altri attendono di capire come ‘evolveranno’ i fatti nelle prossime settimane, altri ancora ci hanno già messo la croce sopra. Il numero di coloro che per adesso hanno deciso di non vaccinarsi è piuttosto elevato: il 25% degli umbri vaccinabili infatti (da 12 anni fino ai centenari) non si è sottoposto all’inoculazione e men che meno si è prenotato e tanto meno intende farlo. Almeno per adesso.

Ma quali sono i motivi? E chi sono le persone che per adesso hanno deciso di starsene alla larga? Uno spaccato è quello che hanno di fronte i medici di medicina generale. Loro la vaccinazione anrtinfluenzale la fanno da anni e soprattutto sono a contatto diretto con i proprio pazienti. E il quadro appare abbastanza variegato. "Diciamo prima di tutto che molti dei miei pazienti hanno fatto carte false per vaccinarsi – spiega Tiziano Scarponi, vicepresidente dell’Ordine dei medici di Perugia e medico di medicina generale dal 1978 –. Ho ricevuto decine e decine di chiamate quando è iniziata la campagna vaccinale di persone che volevano farlo ad ogni costo. Poi c’è una buona fetta di ultra 60enni che mi hanno detto chiaro e tondo che vogliono essere vaccinati da me. E immagino questo valga anche per tanti miei colleghi: il rapporto fiduciario tra medico di famiglia e paziente per fortuna è ancora molto solido".

E da lunedì – non a caso – anche i medici inizieranno a vaccinare tutte le fasce di età: a loro verranno assegnati cittadini che si sono prenotati nel portale web della Regione. Ma forse per fare un passo avanti il ‘contatto’ dovrebbe avvenire direttamente proprio con il medico. "Aggiungiamo in tutto questo che i giovani che si vaccinano sono pochi: c’è da capirli, il 99 per cento di quelli che hanno contratto la malattia non ha avuto praticamente sintomi, o perlomeno molto lievi. E non è facile convincerli".

Le pre-adesioni dei 12-15 enni in effetti sono molto basse: su oltre 32mila aventi diritto al vaccino, al momento hanno dato l’ok in 5.328 (poco più del 15 per cento). Meglio per i 16-29 enni: su circa 110mila, 38mila hanno aderito o si sono già vaccinati. Ma sui duecentomila "scettici", quasi la metà sono proprio tra i giovani.

Poi ci sono i più anziani. "I ’miei’ 80enni – riprende Scarponi – sono tutti vaccinati, tranne dodici: sette mi hanno detto chiaro e tondo che non ne vogliono sapere, sono veri e propri no-vax insomma. Altri due non lo fanno per scelta dei parenti e un paio sono in condizioni in cui il rischio di vaccinazione è maggiore del beneficio. Poi ci sono un’altra decina di settantenni che non lo faranno. Mentre quelli che per ora non hanno aderito tra i 40-50enni non hanno fornito un’indicazione precisa. Mi pare stiano alla finestra e non sarà facile convencerli".