Spal verso la serie A, il giorno più lungo

Dopo sedici stagioni d’oro negli anni Cinquanta e Sessanta, oggi possono tornare in serie A 49 anni dopo l’ultima ‘visita’ tra i grandi. Alle 17,30 la sfida con la Pro Vercelli

Spal verso la serie A, il giorno più lungo (Businesspress)

Spal verso la serie A, il giorno più lungo (Businesspress)

Ferrara, 7 maggio 2017 - Ci sono giorni più giorni di altri, e la Spal ne ha davanti uno pronto a entrare negli annali della storia locale - non solo calcistica - e tra gli eventi da commemorare nei bilanci di fine secolo. La Spal per Ferrara è motivo e causa di emozioni, afflizioni, aggregazione, e finalmente, dopo anni e anni di miserie, anche di orgoglio. Lontani, oggi, i tempi in cui amici, fidanzate e colleghi ti mettevano in croce al rientro da mesti viaggi in paludi sconosciute a dio e agli uomini. Oggi, il vento è cambiato, tutti cercano una palafitta per non restare esclusi. Oggi essere stati a Forcoli, a Borgo San Lorenzo, a Solbiate Arno e a Trezzo d’Adda non è più fonte di vergogna. Anzi. Ciascuno di quei luoghi e ciascuno di quei viaggi si è trasformato in medaglia al valore, da appuntare al petto con fierezza.

Però si deve anche auspicare che si plachi sul nascere il latente “conflitto” tra affezionati e occasionali dell’ultim’ora. Da sempre, ogni salto di categoria importante di ogni squadra di calcio - particolarmente della Spal, che è luogo dell’anima e non solo società sportiva cittadina - crea l’occasione per new entries nel colorito panorama del tifo. Chi più ha sofferto e amato negli anni, ha ben diritto di godersela appieno, la serie A così vicina. Per lui avrà per forza gusto più sapido. Ma lo stesso vale anche per gli altri, perché è tra loro che, al netto delle inevitabili percentuali modaiole, stanno i tifosi del domani. Perché quando da bambino vivi da vicino un’emozione così grande, poi non te la stacchi più di dosso. E tutti quei ragazzini quest’anno allo stadio sono gli spallini del futuro. Le vittorie devono unire, non dividere. Per quello dovrebbero essere bastati bui decenni di umiliazioni, con rare schiarite.

La Ferrara di questi momenti ricorda quella dei ruggenti Cinquanta e Sessanta, calcisticamente parlando, e non soltanto. In anni certamente più difficili, ma anche più pieni di folle speranza e di aspettative nel domani, viveva vigilie e momenti come quello odierno. Impossibile non restarne contagiati, incredibile la carica che i successi della squadra locale regalavano alla città intera, anche al di fuori delle quattro mura dello stadio. Chi ricorda quell’ondata la sta rivivendo, chi non c’era non dimenticherà facilmente questi giorni.

Festa promozione, Ferrara si prepara

Non è detto che sia questo 7 maggio, il grande giorno (risultati e classifica). Non è certo che la Spal sconfigga una Pro Vercelli bisognosa di punti: i risultati possibili di una partita sono sempre tre, e può rendersi necessaria, chissà, anche una proroga. Ma nell’augurarsi che l’attesa finisca qui, dentro di sé il popolo del “Mazza” sa che comunque il lieto fine ci sarà, è solo questione di tempo. Tutto si avvererà grazie a uno splendido gruppo di ragazzi e a un condottiero che il destino ha voluto affine, per provenienza, abilità di insegnamento e galantomismo, al grandissimo Mario Caciagli - un altro indimenticabile, e sono passati 40 anni... Ma soprattutto, non appena le bocce si fermeranno, bisognerà ringraziare questa società tutta ferrarese per aver riportato in provincia il grande sogno. Perché se è vero che il pesce puzza dalla testa, è altrettanto sacrosanto che dalla testa parte il profumo. E stavolta il pescato è proprio fresco, tanto che la rete non si è ancora abbassata.

La diretta della sfida Spal-Pro Vercelli