MARTINA VACCA
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Il pediatra: "Vaccino sicuro, proteggiamo i nostri piccoli"

Il primario di pediatria Agostiniani: "Fondamentale per la vita sociale. Cinque milioni di dosi somministrate, effetti indesiderati rarissimi"

Pistoia, 10 dicembre 2021 - "La vaccinazione è uno degli strumenti a cui la pediatria più si affida per tutelare la salute dei bambini e questo da sempre: non a caso sono scomparse malattie pericolose e dagli effetti devastanti come la poliomielite, ma anche in tempi più recenti si è ridotta l’incidenza di meningite e morbillo". E’ chiara la posizione del dottor Rino Agostiniani, primario di pediatria all’ospedale San Jacopo, già vicepresidente e ora tesoriere della Società Italiana di Pediatria, in tema di vaccinazioni.

Dottore, oggi si aprono le prenotazioni per le vaccinazioni anti Covid in età pediatrica, dai 5 agli 11 anni. Perché vaccinare i piccoli che sembrano finora avere poco a che fare con questo virus? "Innanzitutto, i casi sono in forte aumento anche tra i piccoli. Poi va detto questo: nel tentativo di difenderci da questa terribile malattia, abbiamo iniziato dagli adulti cioè dalla popolazione che rischiava di più. Ma ora abbiamo capito che a volte questa malattia è impegnativa anche per i bambini. Poi, c’è un altro indubbio vantaggio per i piccoli: il vaccino permetterà loro di riprendere quella vita, fatta di attività e del percorso didattico, troppe volte interrotta in questi anni". Che cosa si può dire sulla efficacia e sicurezza del vaccino? "L’approvazione avuta da Ema e Aifa, enti dall’enorme solidità scientifica, dovrebbe di per sé bastare. Ma nel frattempo, dall’inizio della campagna sui piccoli in Canada, Stati Uniti e Israele, sono stati somministrati almeno 5 milioni di dosi e su questi numeri i casi di effetti indesiderati sono stati rarissimi, ma soprattutto di scarsa entità". Dal 16 la vaccinazione partirà negli hub, negli ambulatori e anche negli ospedali per i fragili. "Stiamo già lavorando per allestire un’area a misura di bambino nell’hub del Ceppo, perché serve uno spazio dedicato che li faccia sentire accolti. Altra cosa sono i bambini fragili: la maggior parte di loro, che è in cura al Meyer, effettuerà la vaccinazione nello stesso ospedale pediatrico, solo una parte residuale sarà dirottata al San Giovanni di Dio, o a Prato o ad Empoli. Per ora abbiamo individuato queste tre sedi, ma tutto dipenderà anche dal volume delle prenotazioni". Capitolo neonati: come poterli proteggere? "Come per tutte le malattie, quelle prese nel primo anno di età sono sempre più pericolose. In questo momento, la maggiore protezione verrà dalla vaccinazione della popolazione adulta vicina al neonato, soprattutto dalla madre anche prima della nascita. Ricordiamo che la mamma in attesa potrà trasmettere gli anticorpi al nascituro. Per le donne in gravidanza la vaccinazione è raccomandata nel terzo trimestre. Ora con la vaccinazione dai 5 anni, si potrà anche prevenire il contagio dai fratellini". La concomitanza di altre vaccinazioni, come quella per il virus influenzale è da evitare? "Non ci sono particolari raccomandazioni in tal senso". Maggiore incidenza di bronchioliti e virus sinciziale: c’è qualche collegamento col Covid? "No. Se non nel fatto che la pandemia ci ha costretti a casa per molti mesi e dunque i piccoli hanno il sistema immunitario meno allenato".