Ascoli, accoltella la madre a 14 anni. "Chiederò che sia affidata al padre"

La ragazza ha ferito la mamma con una coltellata a Monteprandone. Ieri l’istanza dei legali al tribunale

IL FATTO La mamma della ragazzina è stata portata all’ospedale di San Benedetto, curata e dimessa con una prognosi di otto giorni

IL FATTO La mamma della ragazzina è stata portata all’ospedale di San Benedetto, curata e dimessa con una prognosi di otto giorni

Monteprandone (Ascoli), 19 settembre 2018 - Ha suscitato  incredulità e sconcerto, in tutta la vallata del Tronto, la notizia della quattordicenne che nella notte fra domenica e lunedì, durante un litigio, ha ferito la madre con un colpo di coltello. Ieri mamma e figlia si sono incontrate in ospedale, ma i dissapori restano tanto che i legali della 14enne hanno chiesto l’affidamento al padre. Per fortuna i danni provocati alla donna, trentottenne sud americana, non sono stati gravi. La coltellata ha provocato due ferite, all’avambraccio e alla mano destra, con la quale la donna ha cercato di parare il colpo quando si è vista aggredire dalla figlia. Trasportata al Pronto Soccorso i medici le hanno praticato alcuni punti di sutura e giudicata guaribile in otto giorni. Un gesto che, probabilmente, la donna, di professione barista, non si aspettava.

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La giovane, secondo i risultati investigativi dei carabinieri, che l’hanno denunciata al tribunale per Minori di Ancona con l’accusa di lesioni personali aggravate, non voleva più stare in casa con la madre e pare volesse andare a vivere con il padre, poiché i genitori non si sono mai sposati. La vittima dell’aggressione, infatti, è celibe e vive in casa con tre figli e alcuni parenti di lei. A seguito dell’accaduto, la quattordicenne è stata sottoposta a una visita specialistica all’ospedale di San Benedetto e poi affidata ai Servizi Sociali del comune di Monteprandone. La famiglia della giovane non era conosciuta dalle forze dell’ordine, ma dal Comune sì, poiché usufruiva di alcuni servizi.

«Come tante altre del territorio, la famiglia della quattordicenne è utente di alcuni servizi offerti dall’ente, come il servizio mensa scolastica e il centro estivo – afferma l’assessore ai servizi sociali Stefania Grelli - Appena appresa la notizia di cronaca, l’Ufficio Servizi Sociali e l’assistente sociale del nostro comune si sono immediatamente interessate alla situazione. Ora saranno valutate le eventuali implicazioni penali legate a quanto accaduto, nelle dovute sedi e dalle autorità competenti. Per quanto riguarda il Comune siamo a completa disposizione per collaborare per tutti gli interventi di sostegno a tutela, in particolare, della privacy della minore che impone a tutti noi massima riservatezza».

I carabinieri della stazione di Monteprandone e della compagnia di San Benedetto stanno completando gli accertamenti disposti dal Tribunale per i Minori. Gli avvocati che si occuperanno di tutelare i diritti della ragazzina, Raffaele Giammarino e il collega Alessio Giammarino fanno sapere che la ragazza non è stata condotta in una struttura protetta per minori, ma si trova ricoverata nell’ospedale di Ancona, in stato di agitazione dopo i recenti fatti, dove resterà per alcuni giorni in attesa della decisione del Giudice del Tribunale al quale, i legali, hanno chiesto l’affidamento della loro assistita al padre, rispettando la volontà della giovane, poiché non ci sono elementi ostativi. «La minore – fanno sapere i legali – è dispiaciuta per il gesto commesso e ieri ha anche ricevuto la visita della madre in ospedale».