Al via la petizione per il Parco Marino

Da oggi sarà anche attivo l’omonimo sito con informazioni e articoli scientifici dedicato all’area protetta

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Dopo anni di ripensamenti ha ripreso vigore il progetto del Parco Marino del Piceno, soprattutto grazie a un’associazione, coordinata da Massimo Rossi, che vede l’adesione di molti volontari, anche concessionari di spiaggia e pescatori storici come Elvio Mazzagufo: "E’ un seme per le future generazioni e ci credo fermamente – ha affermato Mazzagufo – Nel mare, ormai, vi è rimasto ben poco, la piccola pesca è in difficoltà e non c’è neppure il ricambio generazionale. Il Parco Marino del Piceno creerà nuovo reddito e avvicinerà i giovani al mare". Il coordinatore Massimo Rossi, che lavora al progetto da sempre, ha ripercorso le tappe di avvicinamento, partendo dal fenomeno delle mucillaggini del 1988-89. "E stata la sveglia. Oggi l’equilibrio naturale del mare è messo in discussione per effetto degli inquinanti e delle temperature, ma anche dallo sforzo di pesca non regolato. Ci dobbiamo attivare per lasciare un mare vivo alle future generazioni". L’iter è sospeso dal 2010 per mancanza di finanziamenti, ma oggi le Nazioni Unite e l’Unione Europea hanno disposto che entro il 2030 il 30% dei mari dovrà essere protetto. In Italia siamo ancora sotto la soglia del 10%. La scienza ci dice che è stata superata la soglia di guardia. "L’area marina protetta nella zona del 43° Parallelo – aggiunge Rossi – è l’unica via di salvezza per la riproduzione delle specie ittiche. Il Parco Marino del Piceno, insieme con quello del Conero creerebbero una importante connettività grazie al gioco delle correnti". L’Associazione ha poi annunciato che da oggi ha inizio una petizione popolare aperta a tutti e, sempre da oggi, sarà attivo il sito "parcomarinodelpiceno.it" dove sono presenti tutte le informazioni, i link, gli articoli scientifici, per una corretta informazione e dove ci si potrà iscrivere e firmare la petizione che ha il solo fine di sensibilizzazione verso la difesa del mare. "L’università di Camerino – ha spiegato il professor Francesco Palermo –firmerà una convenzione con l’Associazione e metterà a disposizione tutte le competenze per velocizzare il processo anche con il coinvolgimento degli studenti di Biologia". La biologa marina Olga Silvestri crede che questa sia davvero l’ultima possibilità: "Il mare è un bene di tutti di cui ci dobbiamo preoccupare". Roberto Cameli di Questione Natura ha affermato che i giovani sono pronti a lottare per cambiare il mondo, mentre la guida subacquea Andrea Castelli ha portato ad esempio le esperienze in altre aree come l’Isola d’Elba.

Marcello Iezzi