
Il consigliere comunale del Partito Democratico, Francesco Ameli Foto La Bolognese
Se il Comune da una parte si accinge a presentare il Piano Urbano del traffico, dall’altro l’opposizione ha di certo qualcosa da dire. "Parlando del piano che lunedì andrà in Consiglio – commenta il consigliere di opposizione Francesco Ameli – è sicuramente un punto di partenza, anche se un po’ confusionario, tanto che l’Amministrazione dovrà presentare degli emendamenti, sicuramente almeno un emendamento per fare chiarezza rispetto ad alcune questioni che, come consiglieri di opposizione, abbiamo posto in commissione consigliare. Detto questo, se c’è una volontà condivisibile di andare io la vedo non tanto verso una questione di limitazione del traffico ma verso una nuova mobilità in grado di rispondere anche alle esigenze climatiche del cambiamento climatico e ambientale. Secondo il mio punto di vista come primo obiettivo c’è quello di pensare ai servizi. Dobbiamo fare in modo di potenziare quelli che sono i servizi urbani, intesi come pullman e ciclovie, soprattutto perché la struttura delle ciclovie ancora è parziale". La questione dei parcheggi mancanti non passa inosservata, e resta una vicenda scottante anche per l’opposizione. "Secondo me – commenta sempre Ameli – una soluzione potrebbe essere fare in modo che chi arriva con la macchina in città possa avere dei parcheggi, chiamiamoli così, scambiatori. Intendiamo quindi un luogo dove poter lasciare la macchina e prendere un mezzo pubblico per poi arrivare in centro. Questa sartebbe la soluzione per il centro storico, ma è necessario che vi siano, tra l’altro, un servizio fatto di mezzi che passano in maniera frequente, costante, che sia affidabili. Se così non fosse il rischio sarebbe che se da un lato si va verso una pedonalizzazione del centro storico, dall’altro ci sia un colpo pesante e dilaniante verso tutte quelle attività commerciali che non sono food e che già oggi gridano ‘aiuto’ perché fortemente penalizzate".
Il centro storico ad oggi conta molti più locali, bar e ristoranti, rispetto a negozi, artigiani e botteghe. La soluzione proposta dalla minoranza prevede uno spostamento di focus orario. Nello specifico, Ameli sostiene che "il grande tema del centro storico è far sì che non ci sia solamente food, ma possa essere un centro storico vissuto e da vivere non solo nelle ore serali, ma anche nelle ore di mattina e di pomeriggio". A sostenerlo ci sono i cittadini del centro storico, e non solo, che lamentano una sempre più frequente chiusura di negozi a favore dei locali e dei bar.
"Apprezzo – commenta un cittadino residente nel centro storico–che sia così vivo, che ci siano più ragazzi e più turisti, ma vivere in centro o nelle immediate circostanze è diventato impegnativo, anche per una questione di musica ad alto volume e rumori vari. Più volte sono stato svegliato dai frequentatori dei locali".
Ottavia Firmani