Archiviare la storica rivalità

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di Gianluca

Conti*

La Sanità Pubblica Picena deve archiviare la rivalità tra Ascoli e San Benedetto e perseguire l’obiettivo strategico di aumentare l’offerta di servizi a tutti i cittadini piceni. Seppure appaia come un fatto positivo la creazione di una nuova struttura costiera, emergono punti di grande preoccupazione. In primis oggi registriamo gravi carenze nelle risorse (umane e non) tali da non soddisfare l’utenza dei 200.000 residenti nel Piceno: Come verranno “riempiti” di servizi efficienti e soprattutto di personale i due plessi che comporranno l’ospedale “unico di primo livello”, indipendentemente dal contenitore vecchio o nuovo di San Benedetto? Come si aumenteranno le prestazioni sanitarie ai cittadini? Poi, duplicare servizi necessari e presenti in entrambi i plessi (come accade oggi), oltre che avere specializzazioni separate, genera maggiori costi di gestione, che con la nuova visione provinciale della Sanità proposta dalla Giunta Acquaroli, ricadranno interamente sul Piceno: l’ennesima polpetta avvelenata servita a questa provincia con l’avvallo di Castelli ed Assenti.

Ancora, il dibattito politico si è sempre e solo limitato a parlare di contenitori e plessi, senza mai presentare un valido progetto strutturato in grado di attrarre specializzazioni d’eccellenza, che sarebbero il vero punto di svolta ma che mancano oggi come domani.

Infine, le due ubicazioni ipotizzate per il nuovo plesso appaiono paradossali, vista la prossimità rispetto alla possibile ubicazione a Spinetoli del vecchio progetto; In tal senso, dunque, non sarebbe valsa la pena di ri-valutare l’ipotesi del plesso unico di vallata, a patto di un significativo aumento dei servizi e delle prestazioni rispetto alla condizione attuale, per Azione elemento ineludibile per qualsivoglia ristrutturazione del sistema sanitario piceno?

*Azione