Si è concluso con la proroga fino al 31 dicembre 2022 di tutto il personale sanitario del comparto (185 tra infermieri e Oss) dell’Area vasta 5 in scadenza il prossimo 15 settembre, il tavolo in Regione al quale hanno partecipato le organizzazioni sindacali, l’assessore regionale al bilancio Guido Castelli e i vertici dell’Asur. Soddisfatti i rappresentanti dei lavoratori. "La lotta paga" dice Mauro Giuliani dell’Usb. "Grazie all’impegno profuso dagli assessori Saltamartini e Latini e da me – aggiunge Castelli – tutto il personale dell’Area vasta 5 assunto a tempo determinato in virtù della normativa Covid e in scadenza il 15 settembre, sarà prorogato fino al 31 dicembre. Si tratta di un risultato importante e per nulla scontato, per garantire la continuità dei servizi in un area territoriale che negli anni scorsi ha subito drammatiche discriminazioni in termini di spesa e gestione del personale. L’Area vasta 5 è quella che sconta un gap negativo nei fondi per la parte variabile del personale di quasi 1000 euro all’anno. Ed è anche quella in cui l’incidenza dei contratti a tempo determinato è la più alta dell’intera Asur. La riforma dell’organizzazione sanitaria restituirà autonomia al Piceno. Con delibera dell’8 agosto abbiamo già incrementato il tetto di spesa del personale, rendendo stabile tale rimodulazione in aumento che sarà ulteriormente implementata". "Sui restanti due punti – spiega Giuliani dell’Usb –, restituzione dei 495.000 euro del fondo produttività 2021 prestato e ancora non restituito ai dipendenti dell’Area vasta 5 e riequilibriorideterminazione dei fondi contrattuali i quali sono inferiori di circa 1000 euro pro-capite rispetto alle altre Aree vaste, non ci è stata invece data ancora nessuna garanzia ulteriore rispetto a quanto già ottenuto nel secondo incontro, cioè i 266.000 euro che hanno aumentato i fondi contrattuali 2022 di 199.000 euro".
l. c.