Arquata, rischio spopolamento: "Pochi giovani"

Spi Cgil, due appuntamenti in programma: "Un segnale di vicinanza a chi convive da anni con i disagi"

Migration

Un territorio dove gli anziani sono la maggioranza e che deve fare i conti con gli effetti devastanti del sisma, a cinque anni dalle prime scosse: il sindacato dei pensionati della Cgil ha organizzato un doppio appuntamento a Pretare e Pescara del Tronto per tenere accesi i fari sulle aree interne che ancora soffrono delle conseguenze del post terremoto. Teresa Cirillo, segretaria Spi Cgil di Ascoli, ha detto: "In quelle zone finora è stato fatto poco e niente, ci auguriamo che si faccia il possibile perché questi paesi tornino a vivere. Ad Arquata ci è stato concesso un locale dall’amministrazione, dove riceviamo le persone per risolvere i loro problemi. Ma vediamo molta rassegnazione e pochi giovani. Ora per dare un ulteriore segnale di vicinanza abbiamo organizzato un momento per stare insieme, con una merenda-cena e musica dal vivo".

Infatti Spi Cgil, insieme a ‘Furgoncinema’ e in collaborazione con il Comune di Arquata, ha organizzato due appuntamenti: il primo domani a Pretare, dove alle 18 si aprirà la serata con porchetta, vino e salumi, tutti di produttori locali; alle 19 si esibirà il complesso ‘I Soci’ (che si è offerto gratuitamente) e alle 21 ci sarà la proiezione all’aperto del film ‘Maleficent’. Il secondo appuntamento è per il 28 agosto a Pescara del Tronto. Dal punto di vista sindacale, lo Spi Cgil si è mosso prima con un pullmino-ufficio per dare assistenza gratuita ai pensionati direttamente nelle casette, e ora è presente due giorni al mese in un ufficio messo a disposizione dal Comune di Arquata. "Nel nostro lavoro di controllo e verifica dei diritti e congruità delle pensioni – hanno spiegato – abbiamo compreso che queste persone, sia perché vivono ormai isolate sia perché spesso non sono in grado di gestire i mezzi informatici ormai indispensabili, hanno diritti inespressi e non calcolati nelle pensioni, in quanto mai richiesti con regolare domanda". Stefano Girolami, della segreteria Spi, ha aggiunto: "Dopo cinque anni dal sisma la Salaria è ancora piena di problemi, i collegamenti sono complicati, i giovani se ne sono andati e per tornare serve un cambio di marcia. Arriveranno le risorse del Pnrr, ma servirà l’impegno dei politici. Il piano nazionale prevede anche le Case della salute e chiediamo che se ne faccia una anche in queste aree. Inoltre serve lavoro, perché se non c’è queste aree si spopolano: i progetti per far ripartire un territorio hanno bisogno di basi, a partire dalle infrastrutture materiali e immateriali. Dopo, serve un piano di reinsediamento industriale". Angelo Alfonsi ha concluso: "Diamo servizi fondamentali, magari scontati per chi vive in città, come ad esempio uno sportello per i pensionati dedicato alla creazione dell’identità digitale".

Daniele Luzi