"Arquata simbolo di un’Italia nuova" Dal consiglio il primo via libera

Approvata ieri all’unanimità l’adozione dei piani urbanistici attuativi delle aree perimetrate. Sono stati illustrati da Gerometta, Boeri e Nigro: "Nella tragedia, questa è un’occasione unica"

Migration

"Da adesso non si può più giocare, basta con le polemiche, restiamo uniti come lo siamo sempre stati ad Arquata, nessuna frazione resterà indietro e se devono esserci osservazioni, che siano valide e motivate". Questo l’ammonimento del sindaco di Arquata Michele Franchi dopo che il consiglio il consiglio comunale ha approvato ieri all’unanimità l’adozione dei piani urbanistici attuativi delle aree perimetrate a seguito degli eventi sismici del 24 agosto e 30 ottobre 2016, vale a dire Arquata capoluogo e le frazioni di Pretare, Piedilama, Vezzano, Pescara del Tronto, Tufo e Capodacqua. La spesa prevista è di 80 milioni di euro. Nei giorni scorsi c’era stata la polemica di alcuni residenti di Piedilama che hanno pubblicamente manifestato perplessità sulla scelta di delocalizzare in parte di questo territorio abitazioni che non possono essere ricostruite a Pescara del Tronto. "Mi hanno fatto male, è stato brutto leggere certe cose, è stata una pagina buia ma ora guardiamo avanti, perché sullo sfondo c’è sempre l’attaccamento di tutti a questo territorio. Per chi ha critiche c’è uno strumento, quelle delle osservazioni. Una cosa sia chiara: nessuna frazione resterà indietro". La polemica è continuata nei commenti di chi seguiva il consiglio comunale nella diretta Facebook.

In ogni caso da oggi i cittadini di Arquata hanno 30 giorni per le osservazioni; poi le carte passeranno alla conferenza servizi permanente e quindi il piano tornerà di nuovo in consiglio comunale per l’approvazione definitiva. L’obiettivo è aprire i cantieri entro pochissimi mesi. Il piano è stato illustrato dal direttore tecnico di Meta, Raffaele Gerometta, dal direttore tecnico Stefano Boeri e dall’architetto Francesco Nigro. "E’ un’occasione unica, nella tragedia, per provare a migliorare le condizioni del territorio e degli insediamenti. Pescara del Tronto – ha detto Nigro – avrà spazi per ricordare le 52 vittime del terremoto, ma anche per la socializzazione realizzati in sicurezza, con materiali innovativi, così come tutte le costruzioni e i servizi". Gerometta ha posto l’attenzione sul fattore tempo. "Solo lavorando tutti nella stessa direzione riusciremo ad accorciare i tempi della ricostruzione, tenuto conto che la piena attuabilità pretende decisioni rapide. Utilizzeremo materiali innovativi, col potenziamento dei servizi pubblici, la produzione di energia sostenibile per arrivare alla vivibilità e al rilancio delle attività del territorio". Infine Boeri: "Arquata e le sue frazioni saranno ricostruite con rispetto dei materiali, la corretta configurazione spaziale e il giusto lavoro sugli aggregati. Arquata sarà il simbolo di un’Italia nuova".

Peppe Ercoli