San Benedetto, assalto alla colonnina self Ip sulla sopraelevata Ascoli-Mare

Terzo colpo fotocopia in 9 mesi

Tecnici della manutenzione all'opera nell'area di servizio assaltata dalla banda

Tecnici della manutenzione all'opera nell'area di servizio assaltata dalla banda

San Benedetto, 21 maggio 2015 -  Nuovo assalto alla colonnina self dell’area di servizio Ip sulla sopraelevata Ascoli-Mare, corsia sud, in zona Sentina.

Si tratta del terzo colpo in nove mesi messo a segno con la stessa dinamica dei precedenti, utilizzando cioè un escavatore in dotazione all’impianto del vicino depuratore.

L’allarme è scattato intorno alle 3,30 di questa mattina e sul posto sono arrivati i carabinieri, ma dei banditi non c’erano più tracce, oltre quelle lasciate con il trattore lungo il percorso. Sono passati nel terreno a monte dei piloni della sopraelevata con l’escavatore e ad est dove, lungo una strada sterrata, hanno lasciato la macchina e tagliato la rete per facilitare l’accesso e la fuga a piedi, nelle vicinanze dell’orto di un pensionato.

Altri due colpi fotocopia erano già stati messi a segno nelle primissime ore del 24 agosto e del 18 settembre e anche in quelle circostanze i malviventi entrarono in azione verso le quattro del mattino. La banda di delinquenti è probabilmente la stessa delle volte passate e forse anche quella che il 27 novembre colpì l’area di servizio “La Sosta", in fondo a via San Giovanni. I malviventi hanno bloccato l’accesso all’area di servizio, con materiali trovati sul posto per non far entrare clienti e per rallentare l’eventuale arrivo delle forze dell’ordine. Con la pala meccanica hanno sradicato la colonnina del self, che era stata protetta con una gabbia d’acciaio e robusto ancoraggio a terra, ma contro la forza dell’escavatore non è riuscita a resistere. I banditi hanno aperto la colonnina ed hanno portato via la cassetta di sicurezza che conteneva gli incassi del sabato e domenica.

Non si conosce ancora l’ammontare del bottino, che dovrebbe essere sostanzioso. Compiuta l’impresa criminosa se ne sono andati fuggendo verso sud attraverso i varchi che avevano aperto in precedenza. Alle spalle del distributore hanno attraversato l’orto del pensionato aprendo una vera e propria strada con la ruspa, facendo anche un lavoro di riempitura della scarpata per salire con il gommato sul piano del terreno dove si trova l’area di servizio. Un colpo pianificato nei minimi particolari che è stato replicato per la terza volta.