Autotrasportatori, ora si intravede la luce: "Fatti passi avanti ma il tavolo resta aperto"

Per il momento l’ombra dello sciopero è stata allontanata. Ieri l’incontro nella sala convegni de ’La Sosta’, vicino al casello autostradale

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Dalla riunione di ieri gli autotrasportatori sono apparsi piuttosto soddisfatti, fatti alcuni distinguo. "Sull’accordo c’è ancora molto da lavorare ma ci lascia con un buon proposito per i prossimi provvedimenti, perché mostra un’apertura – afferma Francesco Balloni, direttore di Cna – Sono state stanziate risorse per il settore, per gli interventi minimi sul gasolio, che ha subito un balzo enorme in questa fase e quindi le imprese sono passate nell’arco di pochissime settimane con un’incidenza del carburante dal 18 al 30% sui costi aziendali. Questo il problema più incombente da risolvere. Il Governo ha dimostrato la volontà di mettere mano a questa situazione, ma il tavolo rimarrà aperto. Noi auspichiamo di portare avanti queste istanze affinché le imprese possano tornare a marginalizzare. Ricordiamo che gli autotrasportatori nei mesi più difficili del lockdown hanno consentito di far viaggiare ugualmente le merci e farle trovare nei supermercati e risolvere, così, i problemi di prima necessità e per questo oggi il Governo deve dimostrare vicinanza a questo settore in particolare". Natalino Mori, vice presidente della Fita nazionale, al termine del suo intervento ha affermato: "Tutto ciò che prevede l’accordo ci soddisfa con riserva, nel momento in cui tutti i provvedimenti del protocollo saranno stati evasi, a quel punto potremo dire che si tratta di un buon pareggio". Paolo Zengarini, di Confartigianato imprese per Fermo, Macerata, Ascoli afferma: "In via preliminare l’accordo ci soddisfa. Sulla carta molte nostre richieste sono state ascoltate e ratificate. Ora sarà importante che tutto abbia un seguito e che, quindi, siano predisposti organi di controllo e che venga dato più potere alle Associazioni. Ci riteniamo soddisfatti per la reintroduzione delle tariffe minime che dovranno essere rispettate e che consentono di variare, le stesse, entro il mese e direttamente in fattura, in base ai costi del carburante. Si è reintrodotto il pagamento del trasporto entro 60 giorni, con un controllo mirato da parte della finanza. Sul caro gasolio noi avevamo chiesto un credito d’imposta pari al 30%, ci è stato risposto con un taglio delle accise con un ulteriore 7 centesimi che vanno sommati allo 0’214 centesimi come rimborso alle aziende sulle accise cui si aggiungono 25 centesimi che andranno a favore di tutti, compreso il privato cittadino, come scontistica alla pompa. Questo significa, per l’impresa, 46 centesimi al netto dell’Iva che ci fa stare su standard accettabili riguardo il costo del gasolio". Marcello Iezzi