"Ballarin, una grande festa per l’inaugurazione"

Migration

Caro lettore, dice bene quando afferma che il Ballarin sia un pezzo di storia, direi non solo sambenedettese ma del territorio. È stato, d’altronde, il principale impianto della provincia per tutti gli anni d’oro della Samb, quelli a cavallo tra i ’50 e i ’60, con i rossoblù spesso in serie B. Il baricentro calcistico provinciale si è poi spostato stabilmente ad Ascoli grazie all’exploit del presidente Rozzi e ai successivi 16 anni di serie A, ma anche ’grazie’ alle tormentate vicende del club rivierasco soprattutto a partire dalla seconda metà degli anni ’80.

Il Ballarin resta però un simbolo di grande valore, per ragioni opposte, nella memoria storica di ascolani e sambenedettesi. Per i primi è stata la temibile tana dei ’nemici’, teatro di sfide ad altissima tensione compresa quella tragica in cui perse la vita Roberto Strulli, caso probabilmente unico di giocatore ucciso da uno scontro di gioco; per i secondi è ancora oggi la ’casa’ dei traguardi più prestigiosi e al tempo stesso il luogo in cui si è consumato uno dei peggiori drammi sportivi italiani (il rogo del 1981). Un evento ‘trasversale e unitivo’ sarebbe certamente appropriato, ma sarebbe accolto con favore da tutti?