Banca del Piceno, le sfide del futuro "Così investiamo sul territorio"

Il presidente Mariano Cesari: "Tutte le filiali restano aperte. Sostenibilità economica, ambientale e sociale"

Banca del Piceno, le sfide del futuro  "Così investiamo sul territorio"

Banca del Piceno, le sfide del futuro "Così investiamo sul territorio"

La Banca del Piceno è la prima BCC di Marche e Abruzzo per dimensioni, con 29 sportelli, quasi 6.000 soci e oltre 200 dipendenti. Ai vertici dell’istituto di credito il presidente Mariano Cesari. Banca del Piceno sempre più vicina al territorio.

Una grande responsabilità…

"Il risparmio raccolto deve essere investito in loco e del totale dei finanziamenti fatti il 95% deve essere destinato alle imprese o famiglie del territorio di competenza. Questo significa essere banca che opera a stretto contatto con tutte le realtà della nostra area di intervento".

E’ per questo che la chiusura delle filiali è un argomento che non riguarda la Banca del Piceno?

"Nel post fusione abbiamo chiuso 5 sportelli per meglio razionalizzare la presenza sul territorio. Nella fase attuale non procederemo a chiusure: questo può scriverlo a caratteri cubitali. La chiusura delle filiali è un processo inarrestabile perché si sono verificati eventi che hanno modificato i modelli delle imprese, penso alla green economy, alla digital economy. Noi, però, non chiuderemo le nostre filiali. Se le chiudiamo perdiamo competenza territoriale anche nei Comuni limitrofi alle nostre sedi; per noi la presenza sul territorio è un obbligo statuario ma anche un motivo di sopravvivenza".

Il concetto di sostenibilità è sempre più al centro dell’attenzione delle imprese.

"La sostenibilità è un concetto abbracciato da tutte le imprese, parliamo di sostenibilità economica, ambientale e sociale. La Banca del Piceno da sempre porta avanti un discorso di sostenibilità. Il nostro non è solo un sostegno economico, ma anche sociale. Sono molti i contributi che diamo sul territorio, come a beneficio del terzo settore, ma anche alle Caritas diocesane di Ascoli, Fermo e San Benedetto".

Sostenibilità anche ambientale…

"Sì, anche nei meccanismi di affidamento alle imprese teniamo presente che queste debbano avere un alto livello della precenziale ambientale".

La vicinanza della Banca del Piceno al territorio si realizza anche attraverso iniziative per i giovani e sul lavoro?

"Una volta all’anno diamo borse di studio ai ragazzi che rappresentano eccellenze sul territorio e quindi ai figli dei soci che premiamo durante una manifestazione. Alla scorsa cerimonia era presente Enrico Bracalente, patron di NeroGiardini, ed è stato un momento molto importante per i tanti giovani premiati. In questi giorni abbiamo indetto una selezione per assumere giovani del territorio. Puntiamo molto sui giovani. Questo ci consente anche di rinnovare velocemente".

Il ricambio generazionale c’è anche tra i soci?

"Sempre più giovani iniziano a diventare soci e questo fattore ci consente di pensare con maggiore fiducia al futuro".

Qual è la fotografia del nostro territorio?

"La crisi ha determinato l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime. Le imprese soffrono, siamo preoccupati perché le finanziamo, ma c’è sempre più una presenza di imprese giovani. Anche le imprese al femminile stanno aumentando".

Dunque un territorio che soffre, comunque in crescita…

"La febbre non è alta, ma di febbre si parla. E’ un territorio in difficoltà anche da punto di vista demografico, c’è uno spostamento verso la costa, le aree interne si stanno spopolando e questo mette in difficoltà anche le nostre filiali più periferiche". Il fallimento della Silicon Valley Bank, banca californiana e sedicesima per dimensioni degli Stati Uniti, ha riacceso l’attenzione sulla sicurezza del sistema bancario italiano.

"Molte banche sono fallite in passato, ma oggi la gestione bancaria in Italia è molto controllata e in una banca che ha tanti controlli come la nostra, il risparmiatore è al sicuro. La Banca del Piceno è in salute come tutto il mondo del credito cooperativo, chi deposita da noi mette soldi al sicuro e rende un servizio al territorio stesso".

Sabrina Vinciguerra