Mogli in spiaggia, loro a fare rapine. Presa la banda del Suv bianco

Ad agosto misero a segno tre colpi in tre giorni. Nel Suv trovati articoli di giornale che parlavano delle loro rapine

Un fotogramma del Suv in azione

Un fotogramma del Suv in azione

Ascoli, 30 novembre 2016 - Lasciavano le mogli al mare e andavano a rapinare distributori di benzina e supermercati. Sono stati arrestati e trasferiti in carcere i componenti della cosiddetta banda del Suv bianco: tre catanesi che l’estate scorsa hanno deciso di trascorrere le vacanze con le proprie famiglie sul litorale abruzzese, tra Alba Adriatica e Martinsicuro. Durante la giornata, però, i tre, anziché andare in spiaggia, facevano delle «puntatine» nelle Marche, dove hanno messo a segno tre colpi in tre giorni, dal quattro al sei agosto.

Il primo nell’area di servizio dell’Ascoli Mare Piceno-Nord, inaugurata appena due mesi prima. Quel pomeriggio, intorno alle 18 di sera, due uomini incappucciati fecero irruzione all’altezza delle pompe di benzina con una Jeep Renegade bianca. Appena scesi dall’auto, mentre uno teneva una pistola bene in vista, l’altro puntò al collo del benzinaio un coltello e si fece consegnare 800 euro di incasso. Una rapina del tutto identica venne messa a segno la sera successiva, stavolta nell’area di servizio dell’A14 Chienti Est, all’altezza di Porto Sant’Elpidio, per un bottino di 1.200 euro. Il terzo colpo è quello di sabato 6 agosto ai danni di un Eurospin di Loreto, dove i rapinatori sono riusciti a portare via diverse centinaia di euro.

I tre, qualche giorno dopo, vennero identificati mentre stavano per preparare un altro assalto. La mattina dell’8 agosto, infatti, i carabinieri di Rimini li sorpresero in un parcheggio mentre stavano applicando delle targhe sulla Renegade bianca. In seguito ad una perquisizione all’interno del mezzo, vennero rinvenuti una pistola e alcuni articoli di giornale che parlavano dei colpi messi a segno nei giorni prima. Per i tre scattò l’arresto per la detenzione della pistola e ricettazione di targhe rubate e vennero disposti i domiciliari.

Le indagini, condotte dalla Polizia di Ascoli in collaborazione con i colleghi di Messina e Catania, e coordinate dal sostituto procuratore Lorenzo Destro, hanno consentito di collegare i tre soggetti alle rapine avvenute nelle Marche. Così, ieri mattina, sono stati arrestati per rapina M.P., di 43 anni, M.G., di 31, entrambi con precedenti specifici, e A.A., di 39 anni, incensurato, tutti residenti in provincia di Catania.

Come agivano. La Renegade bianca era presa a noleggio. Sulla Jeep i tre applicavano, per rendersi irriconoscibili, una targa appena rubata da un’altra auto. Una volta posizionata la targa, due di loro salivano in macchina per iniziare l’assalto, mentre il terzo agiva sostanzialmente da palo a bordo di una Fiat 500 di sua proprietà, con la quale precedeva gli altri due per sondare il terreno e verificare che ci fossero le condizioni ideali per portare a termine il colpo.