Bonus e cantieri, incontro per orientarsi

Tra ricostruzione e agevolazioni l’edilizia ad Ascoli è in fermento. Il presidente Ance Ubaldi: "È un’opportunità storica"

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L’edilizia nel Piceno è in fermento, tra cantieri post sisma e bonus. Di questi temi parleranno oggi i rappresentanti degli ordini dei commercialisti, degli ingegneri, degli architetti, del collegio dei geometri, di Confindustria e di Ance, in un webinar che ha ricevuto molte adesioni, a conferma della sensibilità di professionisti e imprenditori su questi argomenti. Al centro del dibattito i crediti fiscali connessi ai lavori in edilizia: il cosiddetto superbonus 110%. Ad intrattenere i quasi mille iscritti all’evento, dal titolo ‘Dalla teoria alla pratica’ saranno relatori di caratura nazionale come Lelio Cacciapaglia, docente in materia di fiscalità di impresa alla Scuola Superiore di economia e finanza, e Francesco Nesci.

Il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti, Carlo Cantalamessa, ripone in questa misura agevolativa molte aspettative per la categoria professionale da lui presieduta. "L’ordine di Ascoli è stato sin da subito molto sensibile alla materia del super bonus 110% tanto che, primo in Italia, ha istituto immediatamente una commissione di studio interna con il fine di approfondire la materia che è assai complessa e pregna di difficoltà interpretative. Inoltre abbiamo capito l’importanza di interfacciarsi e confrontarsi con il mondo delle imprese e delle altre professioni tecniche: questo webinar è proprio il frutto di tale confronto. Da ultimo mi preme sottolineare come questa misura possa costituire un formidabile volano per tutta l’economia italiana; secondo studi riportati dal Sole 24 Ore nei giorni scorsi lo stesso Stato che si fa carico del risparmio fiscale avrebbe, nel lungo periodo, un saldo positivo di 800 milioni di euro".

Il presidente Ance di Ascoli, Massimo Ubaldi, ha fortemente sostenuto questo appuntamento ricordando che il superbonus. "È un’opportunità storica per rilanciare non solo il settore delle costruzioni ma l’intera economia nazionale. È un’agevolazione virtuosa che può consentire al nostro Paese di realizzare finalmente un grande piano di riqualificazione urbana incentrato sull’efficientamento energetico e sulla messa in sicurezza degli edifici esistenti, in linea con il ‘green deal’ europeo. Ma affinché possa esplicare i suoi benefici effetti, è indispensabile poter contare su un periodo di operatività almeno fino alla fine del 2023, sfruttando appieno le importanti risorse del Recovery Plan".