Brugni: "Abbiamo ricevuto 15 richieste di accoglienza"

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Ascoli in prima linea per l’Ucraina sconvolta dalla guerra. Se il viaggio del bus Luberti al confine ucraino ha garantito un aiuto concreto in termini di cibo, medicinali e beni di prima necessità generosamente messi a disposizione dagli ascolani – oltre che un passaggio sicuro per 50 profughi destinati a trovare ospitalità in un convento di Alessandria – sotto le cento torri si lavora sul fronte accoglienza per garantire il dovuto sostegno a tutti coloro che richiederanno asilo nel Piceno. È in questa direzione che negli ultimi giorni stanno procedendo le azioni promosse dal tavolo di coordinamento messo in campo dall’Amministrazione comunale, dalla Bottega del Terzo Settore e dalle associazioni che compongono i Tavoli delle Povertà, dando seguito a quanto concordato con i rappresentanti della comunità ucraina del territorio. "Stamattina (ieri, ndr) abbiamo preso parte a una riunione dedicata alla gestione dell’emergenza a livello comunale, ma anche di ambito territoriale – spiega Massimiliano Brugni, assessore comunale alle Politiche sociali –. Erano presenti anche altri sindaci, stiamo cercando di dare insieme risposte alle necessità che si presenteranno di qui in avanti. In città abbiamo la fortuna di poter contare su un processo organizzativo già ben avviato, siamo pronti a dare risposte alle esigenze di chi ne ha bisogno". A proposito di risposte, l’Arengo ha attivato un numero di telefono (0736.298512) e un e-mail (emergenzaucraina.ap@gmail.com) a cui è possibile rivolgersi per chiedere o dare disponibilità di alloggio. "Abbiamo ricevuto oltre 15 richieste di accoglienza – conferma Brugni – che provvederemo poi ad analizzare ed esaudire, in base all’iter che verrà definito dal Governo. Al di là dei 15 ucraini che il sindaco Fioravanti ha accolto personalmente per il momento sono arrivati in città circa 25 profughi legati alla comunità ucraina ascolana, che ad oggi conta circa 130 elementi".

Federico Ameli