
Le domande sui tanti casi di aggressioni e atti di vandalismo compiuti dalle baby gang, sono come nascono e perché...
Le domande sui tanti casi di aggressioni e atti di vandalismo compiuti dalle baby gang, sono come nascono e perché nascono simili fenomeni. Abbiamo cercato di approfondire l’argomento con la dottoressa Roberta Bruzzone, criminologa investigativa e psicologa forense. "E’ un problema molto serio che riguarda soggetti prettamente italiani e figli di stranieri di seconda e terza generazione. Un fenomeno che viene tenuto sotto controllo dalle forze dell’ordine, data la sua gravità. Più che baby gang – afferma la dottoressa Bruzzone – si tratta di veri e propri delinquenti che generano un fenomeno inquietante, che delinquono è uccidono anche per poche decine di euro. E’ un fenomeno che non riguarda più le famiglie economicamente disagiate, ma famiglie che a livello genitoriale sono inconsistenti. Nella maggior parte dei casi questi giovani sono figli di famiglie perbene che commettono incursioni violente anche nei confronti di donne. Sono giovani sostanzialmente pericolosi".
La dottoressa Bruzzone aggiunge poi che sotto il profilo della sicurezza si sta facendo molto poco o niente. "Si dovrebbe abbassare l’età della punibilità a 16 anni e per certi reati anche a 12 anni – aggiunge la dottoressa Roberta Bruzzone – perché oggi le forze dell’ordine non hanno strumenti per contrastare il fenomeno". La criminologa evidenzia poi che ci sono troppi genitori che non esercitano controlli sui loro figli e non si accorgono neppure di quanti soldi maneggino frequentando gruppi di pari età che delinquono commettendo reati di varia natura, dalle rapine allo spaccio di stupefacenti. Insomma, un quadro molto preoccupante sul quale bisognerebbe alzare la guardia prima che si perda il controllo, fornendo a forze dell’ordine e magistrati gli strumenti per combattere quella che già viene vista come una piaga sociale.
Marcello Iezzi