Carcere al limite: "Interveniamo"

Allarme al Marino lanciato dalle associazioni,. Cataldi: "Investire su edilizia e misure alternative"

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"Sensibilizzerò il Governo ad adottare interventi non più differibili e necessari a rispettare i principi Costituzionali dell’umanità della pena e della sua finalità rieducativa". Dopo l’allarme lanciato dall’associazione ’Nessuno tocchi Caini’ e dalla Camera Penale di Ascoli sulle condizioni in cui vivono i detenuti del carcere di Marino e sui problemi a far applicare la norma che prevede pene alternative al carcere, sul tema è intervenuto l’avvocato Roberto Cataldi, deputato uscente, appena eletto senatore per il M5S. Il tema delle carceri è stato affrontato in commissione giustizia dove è stato relatore sul Pnrr. Nel parere che Cataldi ha depositato (e fatto approvare in commissione) c’è un’osservazione che da una chiara indicazione ed è diretta a sollecitare investimenti nell’edilizia penitenziaria e in tutto ciò che può rendere più efficace la funzione rieducativa della pena e la tutela del diritto alla salute. Il senatore sollecita tra l’altro "la realizzazione di nuove strutture, la riqualificazione di strutture già esistenti, da progettare e realizzare con criteri innovativi che includano anche interventi di efficientamento energetico e antisismici, impianti per il compostaggio di comunità, con individuazione e predisposizione di un sistema di poli detentivi di alto profilo tecnologico, in modo da rendere più efficace la funzione rieducativa della pena, la tutela del diritto alla salute, la preservazione dei legami tra genitori e figli, la distinzione tra diverse tipologie di detenuti, anche mediante l’adozione di appositi criteri architettonici".

Cataldi ritiene necessari interventi volti a favorire il potenziamento delle misure alternative alla detenzione e alla rieducazione dei detenuti. "Ciò – spiega – può avvenire attraverso l’implementazione dei progetti di formazione, anche ad alto grado di tecnicizzazione o specializzazione, e di lavoro intramurario ed extramurario, privilegiando i progetti in grado di fornire competenze spendibili nel momento in cui i detenuti saranno rimessi in libertà, con finalità di reinserimento sociale e contrasto alla recidiva. Mi auguro che il Governo dia piena attuazione a un’osservazione che ha trovato ampio consenso tra i membri della commissione di cui ho fatto parte" auspica il senatore Cataldi.

Peppe Ercoli