Chiesa di Sant’Agostino, che festa per la riapertura

Grande emozione ad Offida: "Uno straordinario patrimonio pubblico"

Chiesa di Sant’Agostino, che festa per la riapertura

Chiesa di Sant’Agostino, che festa per la riapertura

La riapertura della chiesa del convento di Sant’Agostino ad Offida ha rappresentato un evento storico non solo per la città dei merletti, ma per tutta la provincia e il vicino Abruzzo. Ça chiesa infatti conserva la Croce Santa del Miracolo Eucaristico, che da sempre ha richiamato fedeli da ogni dove. Le porte della chiesa si sono riaperte ai fedeli il 2 maggio. L’evento ha suscitato un’emozione che rimarrà impressa nell’animo di quanti hanno partecipato. "Dopo i complessi e ampi lavori di miglioramento sismico e restauro – commenta il sindaco Luigi Massa – la restituzione alla collettività di questo straordinario patrimonio pubblico segna un grande risultato per l’amministrazione e la comunità". Il restauro della chiesa di Sant’Agostino rappresenta, senza dubbio, uno degli interventi più significativi realizzati ad Offida negli ultimi anni, non solo per l’importanza economica, ma soprattutto, per l’indubbio valore storico, artistico, architettonico.

Per l’occasione l’amministrazione comunale ha pubblicato il volume ’Il Sant’Agostino in Offida: storia, architettura, restauro e religione’. "Descrivere in un libro la storia, l’architettura, il restauro, gli aspetti devozionali del Sant’Agostino – continua Massa – è indubbiamente una meritoria iniziativa, spero gradita non solo ai concittadini di Offida. Grande è la nostra soddisfazione per averla determinata". Il sindaco ringrazia l’impresa Apulia Srl che, oltre ad aver curato egregiamente i lavori, ha voluto finanziare la stampa dell’opera. "Il risultato conseguito – dichiara Massa – è stato possibile grazie all’intuizione e costanza dell’amministrazione guidata dal mio predecessore, Valerio Lucciarini De Vincenzi, nel ricercare adeguato canale di finanziamento, nella ripartizione della quota Irpef dell’otto per mille. Ringrazio don Armeno che ci è stato vicino nell’ultima fase dei lavori. L’emozione più grande è scaturita dalla presenza di don Luciano. I suoi occhi emanavano gioia e soddisfazione commossa espressa nel suo saluto ai presenti. Don Luciano ci è stato sempre vicino, fattivo, partecipe: un direttore dei lavori aggiunto. Il più grande grazie va a lui".

Maria Grazia Lappa