
Via Conquiste
Alta tensione in via Conquiste. Sono sul piede di guerra i commercianti del paese alto sambenedettese a causa della chiusura di un’area che, da anni, viene utilizzata come parcheggio. Si tratta di uno spazio condominiale situato sul lato settentrionale, immediatamente a ovest dell’intersezione tra via Conquiste e via Bernini. Una zona considerata strategica per le attività commerciali ’diurne’ del vecchio incasato, in quanto ospita un forno, un bar, una tabaccheria e un fioraio. Le uniche in quell’area. La chiusura improvvisa ha scatenato il malcontento dei titolari, preoccupati per un possibile calo della clientela, dato che la strada è a doppio senso di marcia e vietata alla sosta su entrambi i lati. Il parcheggio permetteva rapide fermate ai clienti e il carico-scarico per i mezzi di rifornimento. Lunedì pomeriggio, su disposizione di una delibera condominiale, sono state collocate pesanti fioriere di cemento per impedire l’accesso ai veicoli. La reazione è stata immediata: il malcontento è esploso tra i commercianti, i quali hanno visto nella decisione un colpo alle loro attività.
Dall’amministrazione condominiale si fa sapere che la chiusura dell’area è stata decisa per porre fine a quello che viene definito un "caos automobilistico". Il tutto rappresenta una scelta a tutti gli effetti legittima in quanto si tratta di una proprietà privata. Inoltre, il Comune ha dato il proprio nullaosta all’operazione con tanto di documentazione scritta. L’amministratore, tra l’altro, ha annunciato l’apertura di un varco con sbarra, destinato esclusivamente ai mezzi delle attività commerciali per agevolare il carico-scarico delle merci. Una soluzione che, secondo i commercianti, non è praticabile: con il muro di fioriere, non ci sarebbero le distanze di legge per realizzare l’accesso, vista la vicinanza con l’incrocio di via Bernini che renderebbe pericoloso il rallentamento dei mezzi ingombranti per l’accesso al varco. E dall’altra parte della barricata, o meglio delle fioriere, ci sono proprio i negozianti che denunciano già le prime ripercussioni. Al bar Pinocchio, il vassoio dei cornetti che solitamente si svuota a metà mattinata, alle 11 era ancora pieno. Italo Giuliani, titolare dello storico forno, ha parlato, scontrini alla mano, di un calo evidente degli acquisti, mentre Guido Cantalamessa, proprietario della tabaccheria, ha definito la decisione "incomprensibile e dannosa per attività che rappresentano gli unici servizi della zona".
Emidio Lattanzi