Come dribblare le fake news nel mare della Rete. Il segreto è imparare a distinguere l’attendibilità

Ai giorni nostri la diffusione delle notizie false si è moltiplicata con la nascita dei social.

Come dribblare le fake news nel mare della Rete. Il segreto è imparare a distinguere l’attendibilità

Come dribblare le fake news nel mare della Rete. Il segreto è imparare a distinguere l’attendibilità

Le fake news, conosciute anche come bufale, sono delle notizie false, appositamente confezionate con lo scopo di essere propagate sul web o su altri mezzi di informazione per manipolare la percezione della verità di chi legge, creando disinformazione. Questo fenomeno ha un’origine molto antica se pensiamo che la prima notizia falsa attestata nei libri di storia è la donazione di Costantino, risalente all’XI secolo. Il documento, creato da papa Leone IX per legittimare il primato della Chiesa cattolica Romana su tutte le altre Chiese e il controllo del territorio di Roma, fu riconosciuto come falso solo nel XV secolo dal filologo Lorenzo Valla. Ai giorni nostri la diffusione delle notizie false si è moltiplicata con la nascita dei social network, dei programmi automatizzati di creazione delle notizie "acchiappa-like" e della possibilità degli utenti di condividere informazioni eclatanti, spesso non accertate. Se è vero che non è sempre possibile riconoscere a prima vista una bufala ben architettata, è indispensabile per noi ragazzi essere capaci di sfruttare al meglio i mezzi digitali e imparare ad orientarci nella rete per diventare cittadini digitali. Dobbiamo pertanto imparare a distinguere, tra le molte informazioni presenti online, quelle veritiere.