Ascoli, contromano col furgone rubato. Inseguimento da film

Dentro tre persone, che alla fine hanno dovuto abbandonare il mezzo in superstrada. Era pieno di arnesi da scasso

Anche il Mercedes Vito era stato rubato poco prima

Anche il Mercedes Vito era stato rubato poco prima

Ascoli Piceno, 22 marzo 2019 - Si sono lanciati con il furgone in corsa per sfuggire al controllo della polizia stradale. E’ successo nella notte tra mercoledì e giovedì. Il Mercedes Vito è stato notato, intorno alle 2.30 dalla polizia stradale, mentre percorreva il raccordo autostradale contromano, nel tratto tra Monsampolo e Spinetoli. Gli agenti che stavano transitando in direzione mare, hanno subito intuito quello che stava accadendo, prontamente sono usciti dal raccordo e quindi sono rientrati nella corsia in direzione monti all’inseguimento dei tre uomini. Gli agenti della polstrada durante l’avvistamento si sono accorti che all’interno dell’auto c’erano tre uomini, subito è stato lanciato l’allarme ed è partito l’inseguimento.

L’auto è filata via. Ne è nato un inseguimento, durante il quale il furgone ha cambiato più volte corsia di marcia per evitare di essere affiancata dalla pattuglia. I poliziotti hanno allertato la centrale operativa chiedendo rinforzi, mentre il furgone ha proseguito la sua corsa. Alla fine è stato ritrovato in curva, all’uscita di Castel di Lama, nel territorio di Ancarano. Dei tre uomini però non c’era traccia, molto probabilmente erano fuggiti a piedi, dandosi alla nacchia. Sul posto sono arrivati oltre che ad altre pattuglie di polizia anche i carabinieri, insieme hanno iniziato a setacciare il territorio nella speranza di catturare i fuggiaschi, ma dei tre uomini non c’era più traccia.

Complice il buio che ha agevolato la loro fuga gli uomini sono riusciti a scappare. All’interno della Mercedes Vito, rubata poche ore prima, nel territorio di Monteprandone, la Polstrada ha recuperato piedi di porco, attrezzi per scassinare i lucchetti, passamontagna e dei guanti. Insomma il kit necessario a fare razzia all’interno delle abitazioni. E’ chiaro che si trattava di topi di appartamento, pronti ad assaltare qualche abitazione. Il materiale è stato sequestrato dagli investigatori, che hanno fatto intervenire gli esperti della scientifica al fine di recuperare le tracce lasciate dai fuggitivi sperando di poterli identificare.