Coronavirus Ascoli, 118 torna sotto assedio. "Chiamate solo in casi gravi"

I numeri si rialzano e si scatena di nuovo il panico, che quest’estate era invece scomparso. I sanitari: "Così non riusciamo a lavorare"

Coronavirus, 118 sotto assedio

Coronavirus, 118 sotto assedio

Ascoli Piceno, 17 ottobre 2020 - Covid torna a fare paura, e al 118 è subito caos. Insieme al panico dei cittadini, infatti, sono nuovamente sopraggiunte le raffiche di telefonate quotidiane alla centrale operativa, presa d’assalto negli ultimi giorni. Una situazione non nuova, quella descritta ieri dagli operatori sanitari. Il picco, prima della nuova ondata, era stato toccato a febbraio, quando il 118 aveva registrato ben 400 chiamate nel giro di 2 giorni.

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A distanza di oltre 10 mesi dall’inizio dell’emergenza, ci si aspettava che tutti (o quasi) avessero in qualche modo familiarizzato con il virus, ma a quanto pare non è così. «Siamo alle solite – dicono in coro gli operatori del 118 – ci stanno arrivando centinaia di chiamate al giorno per i motivi più disparati, a partire dalla richiesta di informazioni circa i comportamenti da adottare per evitare il contagio». Nonostante la lunga campagna informativa messa su dal Ministero della Salute e supportata ampiamente dai media, c’è infatti chi non ha ancora capito cosa è opportuno fare. Sono soprattutto gli anziani a fare i conti con questi dubbi, ed è pure lecito aspettarselo, ma occorre ricordare che il 118 non è il numero da digitare in questi casi.

«Chi ha bisogno di informazioni – dicono ancora gli operatori – deve rivolgersi al proprio medico di famiglia, oppure chiamare il numero di pubblica utilità 1500, che è ancora attivo. Il sito web del Ministero della Salute, inoltre, offre un’ampia panoramica sulle regole da rispettare». Le chiamate arrivano anche da chi presenta sintomi sospetti: «Ci chiamano perché hanno la febbre, la tosse o il raffreddore – dicono ancora dal 118 –sintomi che, purtroppo, combaciano pure con quelli delle influenze stagionali, ora in via di diffusione. Bisogna comunque contattare il medico di base, oppure la guardia medica dopo le 20. Il 118 va chiamato solo in caso di gravi difficoltà respiratorie. Intasare il centralino del 118 significa allungare i tempi di risposta per le vere emergenze, e non possiamo permettercelo».

C’è anche chi telefona per avere informazioni sui tamponi. Pure in questo caso gli operatori del 118 invitano a non chiamare, ma «a rivolgersi al laboratorio analisi. Il numero da digitare è lo 0736/358114: sarà così possibile prenotare il tampone tramite ricetta del medico di base». L’appello del 118 è da tenere in alta considerazione, soprattutto in un periodo come questo, nuovamente segnato dall’emergenza. Senza contare l’annosa questione relativa alla carenza di personale: «Purtroppo siamo pochi – hanno detto – ed è molto difficile per noi gestire la mole di telefonate che arrivano, in concomitanza con le uscite per le emergenze. Chiediamo la collaborazione dei cittadini, e lo facciamo soprattutto per il loro bene».